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Notiziario Marketpress di
Giovedì 09 Aprile 2009 |
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COMPRARE ABITI? PRIMA PROVATELI!
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Gli appassionati di shopping sanno esattamente cosa stanno facendo quando, con le braccia cariche di vestiti, vanno verso i camerini. Le taglie variano a seconda dei vestiti e small, medium e large non corrispondo più a quelle che erano una volta, afferma un rapporto intitolato "Grande? Taglie degli abiti e etichettatura delle taglie (Large? Clothing sizes and sizes labelling)". Gli autori, ricercatori di Finlandia, Norvegia e Svezia, hanno valutato quanto efficiente e informativo sia oggi il sistema delle taglie. Sulla base di un sondaggio effettuato tra i consumatori, sulle misure dei pantaloni nei tre paesi nordici e sulla base di interviste approfondite svolte in Norvegia, i ricercatori hanno steso un rapporto relativo a: la relazione tra le taglie dei vestiti e le taglie effettive degli stessi; il punto di vista dei consumatori relativamente a questo e la loro esperienza in proposito. Secondo gli autori, i sistemi di taglie utilizzati oggi sono ambigui per molti consumatori. La loro sensazione trova riscontro nella realtà, quando le misure dei pantaloni differiscono tra le diverse taglie o tra taglie uguali. In alcuni casi i ricercatori hanno scoperto che i pantaloni etichettati come "large" erano in realtà più piccoli dei pantaloni che riportavano l´etichetta "small". Va inoltre notato che le taglie per i pantaloni da donna variano maggiormente rispetto a quelle dei pantaloni destinati ai consumatori maschi. Il rapporto indica che vi sono poche variazioni sistematiche tra le taglie e le etichette che le riportano, che dipendono da: il paese d´origine del marchio del capo d´abbigliamento; il paese di produzione; differenze generiche tra Finlandia, Norvegia e Svezia. La relazione sottolinea, tuttavia, che i pantaloni venduti nei negozi che si rivolgono a un pubblico femminile giovane sono leggermente più piccoli rispetto a quelli dei negozi il cui target è composto da donne adulte. Al momento, i sistemi di etichettatura variano enormemente per mezzi e impiego. Il Comitato europeo di normalizzazione (Cen), anche a questo proposito, ha in progetto di sviluppare una nuova norma comune per l´etichettatura delle taglie dei capi di abbigliamento. Il Cen ritiene che le norme possano facilitare le vite dei consumatori a livello mondiale e che ogni aspetto della società dovrebbe riflettersi nella stesura di una nuova norma. Secondo i ricercatori, i consumatori giudicano adeguato l´attuale sistema di etichettatura, ma vedono positivamente l´introduzione di una norma comune che disciplini l´etichettatura. I consumatori avranno la possibilità di individuare con maggiore facilità i capi d´abbigliamento della loro taglia, riducendo il numero di acquisti sbagliati, poiché verranno rafforzate la loro comprensione e la loro conoscenza della relazione tra corpo, capi d´abbigliamento e etichettatura delle taglie. I ricercatori evidenziano che queste conoscenze migliorate contribuirebbero al dibattito relativo al peso corporeo e alla forma fisica ideale per la salute. Il rapporto è stato redatto dai ricercatori del Norwegian National Institute for Consumer Research (Sifo), ed è stato tradotto e diffuso dai rappresentanti del National Consumer Research Centre (Finlandia) e del Centre for Consumer Science presso l´università di Gothenburg (Svezia). Per maggiori informazioni, visitare: National Institute for Consumer Research (Sifo): http://www. Sifo. No Comitato europeo di normalizzazione: http://www. Cen. Eu/cenorm Università di Gothenburg: http://www. Gu. Se . |
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