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Notiziario Marketpress di
Martedì 14 Aprile 2009 |
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BOVEZZO: VIA IL RESIDENCE ABUSIVI,SPAZIO A 48 CASE SCOTTI PRESENTA L´IPOTESI DI ACCORDO APPROVATA DALLA GIUNTA 4,5 MILIONI DALLA REGIONE PER DEMOLIZIONE E NUOVA EDIFICAZIONE
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Brescia, 14 aprile 2009 - Dalla demolizione e ricostruzione del Residence Prealpino di Bovezzo si ricaveranno 48 nuove unità abitative. E´ quanto prevede l´Accordo di Programma che sarà sottoscritto al più presto da Regione Lombardia con i Comuni di Brescia e Bovezzo e l´Aler locale, la cui promozione è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. Il futuro di quello che fino all´estate scorsa è stato il "quartier generale" di una grossa comunità di senegalesi, che lo occupavano abusivamente, è stato illustrato questa mattina in una conferenza stampa dallo stesso assessore Scotti che era affiancato dal presidente dell´Aler di Brescia, Ettore Isacchini, dall´assessore alla Casa del Comune di Brescia, Massimo Bianchini, e dal sindaco di Bovezzo, Giampietro Favalli. "Con la sottoscrizione del Protocollo di Intesa del febbraio 2007 - ha detto Scotti - abbiamo avviato il processo di sgombero e messa in sicurezza dell´edificio così da risolvere un annoso e grave problema sociale, che ha previsto tra l´altro l´istituzione di un Tavolo di coordinamento presieduto dalla Prefettura. Poi, la scorsa estate, il programma è entrato nel vivo grazie al completamento dello sgombero, condizione necessaria che avevamo posto per poter stanziare i fondi per il nuovo complesso". "Ora, finalmente - ha aggiunto - con l´avvio della procedura di esproprio, il programma è entrato nel vivo. Per questo, come Governo regionale abbiamo promosso un Accordo di Programma che sottoscriveremo a breve e che finanzieremo con 4,5 milioni di euro". Obiettivo: realizzare un nuovo complesso di 48 alloggi, gestito dall´Aler di Brescia, che saranno affittati a canone sociale (46) e a canone moderato (12) così da garantire anche quel "mix sociale" che assicura la "non ghettizzazione della zona". "In questo modo - ha concluso Scotti - diamo una concreta risposta ad un fabbisogno pregresso di alloggi per il Comune di Brescia e per il suo hinterland, responsabilizzando tutto il territorio e gli Enti che lo governano". . |
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