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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Aprile 2009
 
   
  OPERATIVA A VICENZA PRIMA RETE ANTI-INFARTO

 
   
  Veneta Bassano del G. (Vicenza), 14 aprile 2009 - In Veneto si verificano circa 7. 000 casi di infarto miocardico acuto (Ima) l´anno: una patologia improvvisa nella quale la celerità dell´intervento sanitario è fondamentale per salvare una vita. Con questo scopo, la Regione del Veneto ha avviato la realizzazione di una Rete Integrata Interospedaliera, il primo esempio della quale è nato a Vicenza, dove le 4 Ullss beriche hanno dato vita ad un progetto di Area Vasta (già operativo), che è stato presentato il 9 aprile all´Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa, alla presenza dell´Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, dei Direttori Generali delle Ullss interessate, e di numerose autorità locali, provinciali e regionali. La “Rete Antinfarto” vicentina mette assieme le risorse dei vari ospedali e del Suem 118, che garantirà la massima celerità d´intervento sul luogo dell´evento; una prima diagnosi sul posto con la trasmissione dell´elettrocardiogramma dell´infartuato per via telematica ai reparti interessati ed il suo immediato trasferimento nella più vicina struttura dotata di un´unità di emodinamica, operativa 24 ore su 24 (in questo caso gli Ospedali di Vicenza e Bassano), dove intervenire con l´angioplastica. Obbiettivo: concludere il tutto entro un lasso di tempo tra 2 e 6 ore dall´evento, considerato l´ideale per garantire la massima riuscita delle cure, riducendo alla fine al di sotto del 2% il tasso di mortalità ospedaliera. “Un´altra eccellenza sanitaria tutta veneta – ha commentato l´assessore Sandri – che per prime le Ullss vicentine hanno reso realtà. Il Veneto continua a raggranellare primati nazionali – ha aggiunto Sandri – anche se continuiamo a pagare tasse per gli sprechi di mezza Italia e siamo solo al diciassettesimo posto nella graduatoria delle Regioni quanto a finanziamento sanitario pro-capite! Oggi Vicenza manda un messaggio chiaro a tutto il Paese su come si possa amministrare oculatamente la sanità e realizzare ogni giorno qualcosa in più per la salute dei cittadini. Cosa che peraltro – ha aggiunto – avviene da anni in tutto il Veneto”. Il funzionamento della rete anti infarto vicentina è stato illustrato dal professor Francesco Cucchini, che ha coordinato il gruppo di lavoro delle quattro Ullss. La rete servirà una popolazione di circa 850 mila persone (ai Comuni vicentini sono stati aggregati alcuni del feltrino e della pedemontana) ed un territorio dove si registrano circa 1. 200 infarti l´anno. Attualmente ne vengono trattati con angioplastica circa il 40% (in linea con la media regionale, che in Italia scende al 20%), percentuale che salirà notevolmente con la nuova organizzazione d´intervento. In Veneto le malattie cardiovascolari (infarto, angina, scompensi) richiedono 40. 000 ricoveri l´anno, con 350. 000 giornate di degenza ed un costo tra 90 e 100 milioni di euro. Gli infarti al miocardio sono circa 7. 000. Cifre notevoli, nonostante il Veneto sia tra le Regioni in cui la presenza di fattori di rischio come ipertensione, obesità e diabete è più bassa in Italia. .  
   
 

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