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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2009
 
   
  E-GOVERNMENT: CONFERENZA DELLE REGIONI APPROVA DOCUMENTO

 
   
   Roma, 15 aprile 2009 - Il Piano E-gov 2012, nonostante la corposità del programma (27 progetti-obiettivo afferenti ad ambiti di intervento settoriali, territoriali, di sistema e internazionali, una ottantina di iniziative progettuali da realizzare in quattro anni per un ammontare complessivo stimato in 1. 380 milioni di euro, di cui solo 248 milioni ad oggi disponibili), “dà l´idea di partire da una “tabula rasa”, senza tener conto che nel corso degli ultimi due-tre anni l’innovazione si è realizzata all’interno dei “sistemi regionali” – intesi nella loro dimensione territoriale complessiva – grazie all’azione fondamentale che le Regioni hanno portato avanti in stretta collaborazione con gli Enti locali”. E’ quanto si legge in un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni, nella seduta dell’8 aprile scorso, intitolato ‘Piano straordinario Stato, Regioni, Enti locali per l’attuazione dell’ e-government’. “Analizzando il quadro della programmazione e pianificazione delle Regioni – si legge, fra l’altro nel documento approvato dalla Conferenza - in tema di e-Government e Società dell’informazione, così come emerge dal documento di sintesi sullo stato dell’informatizzazione delle pubbliche amministrazioni curato nel gennaio scorso dal Comitato Permanente Sistemi Informatici del Cisis per la I Commissione della Camera dei Deputati, risulta evidente la convergenza delle azioni progettuali intraprese verso quattro filoni strategici, in coerenza con gli orientamenti espressi a livello nazionale e comunitario: 1) miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa e del rapporto tra i cittadini, le imprese e gli enti territoriali; 2) innovazione delle modalità di lavoro e nuove prospettive di crescita per i sistemi d’impresa, attraverso l’uso degli strumenti dell’Ict; 3) riequilibrio del digital divide territoriale; 4) attenzione al benessere e alla salute del cittadino. Tuttavia, da un’attenta analisi degli interventi attivati dai “sistemi regionali” a livello sia territoriale sia interregionale, che questi stanno portando avanti con alcuni risultati concreti e significativi – e quindi spendibili per il “Sistema Paese” – emerge chiaramente come alcune delle scelte di investimento condotte, e che potrebbero avere un valore abilitante anche per gli altri interventi previsti, non trovino una completa corrispondenza con la pianificazione temporale degli interventi-obiettivo previsti dal Governo a livello nazionale. .  
   
 

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