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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Aprile 2009
 
   
  TRASPORTI FS: TRIESTE-DIVACCIA, ISTITUITO COMITATO COORDINAMENTO

 
   
  Trieste, 16 aprile 2009 - La Commissione intergovernativa Italia-slovenia per la realizzazione del collegamento ferroviario Trieste-divaccia ha approvato ieri a Trieste, nel corso della sua terza riunione con la partecipazione dell´assessore regionale alla Viabilità e trasporti, Riccardo Riccardi, e del sottosegretario sloveno ai Trasporti, Igor Jakomin, la bozza definitiva del Piano strategico d´Azione (il cosiddetto Sap) per l´avvio di tutte le procedure e delle attività legate alla concretizzazione del nuovo asse transfrontaliero "su rotaia". Una bozza che sarà perfezionata - è stato concordato oggi nel corso della seduta tenutasi nel Palazzo della Regione di piazza Unità con il coordinamento di Mario Vivaldi, del ministero delle Infrastrutture e trasporti - entro la fine di aprile con alcuni affinamenti relativi in particolare alla ripartizione nei prossimi anni delle risorse finanziarie legate alle tre diverse fasi di progettazione: preliminare, definitiva ed esecutiva. "Resta comunque confermato - ha sottolineato l´assessore Riccardi - il cronoprogramma indicato dall´Unione europea con la conclusione di tutto l´iter progettuale previsto a fine 2013 per un´opera che come Governo regionale ribadiamo essere strategica e fondamentale non solo per il Friuli Venezia Giulia ma per tutto il sistema economico nazionale". La ferrovia ad alta velocità/alta capacità Trieste-divaccia è infatti il "segmento" (35,6 km) transfrontaliero tra Italia e Slovenia del Progetto prioritario numero 6 della Ue da Lione sino al confine ungherese-ucraino. Ma l´odierna riunione della Commissione intergovernativa, ha affermato ancora Riccardi, ha permesso anche di analizzare e successivamente approvare l´ossatura di quell´"Agreement for the Action" (sarà ufficialmente sottoscritto dai due ministri dei Trasporti e nella sua stesura definitiva dovrebbe essere pronto al massimo entro metà maggio) che indica la costituzione di un "Common executive body" di coordinamento tra i due Paesi. Di quest´organismo, è stato deciso, faranno parte tre rappresentanti per l´Italia (di cui uno per il Friuli Venezia Giulia), tre per la Slovenia e uno indicato dalla Unione Europea. Il nostro Paese guarda però un po´ più avanti: da parte italiana è stato infatti proposto alla Slovenia di passare successivamente - già dal prossimo anno - a uno strumento di cooperazione "più evoluto", come già fatto per la Torino-lione e per il nuovo Brennero, ovvero a un "Gruppo europeo di interesse economico" (Eeig), con un presidente e un direttore generale scelti di comune accordo per gestire, ad esempio, i fondi che giungeranno da Bruxelles per la progettazione, già fissati in 50,5 milioni di euro dalla Ue a inizio dicembre 2008. Su questo punto il sottosegretario Jakomin si è riservato alcuni approfondimenti nelle prossime settimane, dopo una valutazione in termini giuridici da parte del Governo sloveno. L´unione europea, comunque, come ha oggi osservato Katrien Prins, a nome del coordinatore europeo del Progetto n. 6 Laurens Jan Brinkhorst, caldeggia proprio questa soluzione: "la creazione di un Eeig il prima possibile ha affermato - è di primaria importanza". La Commissione ha inoltre stabilito di convocare quanto prima i due Gruppi di lavoro (dei 4 istituiti) per le questioni giuridico-finanziarie e per la progettazione tecnica. La Ue peraltro vuole "bruciare i tempi" - troppo ne è stato sinora perduto, hanno sottolineato Riccardi, Vivaldi e Jakomin - e attende "il prima possibile" l´invio, ha osservato la Prins, della bozza del Piano d´azione strategico per trasmetterlo all´Agenzia Ten, cioè all´organismo esecutivo dell´Ue per la rete transeuropea di trasporto, che provvede all´attuazione tecnica e finanziaria delle nuove direttrici viarie d´interesse comunitario. .  
   
 

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