Ancona 20 Aprile 2009 - Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha incontrato il 17 aprile una delegazione della Telecom composta da tre responsabili di altrettanti settori dell´azienda: Paolo Di Bartolomei (relazioni Enti Locali), Mario Iannacconi (Relazioni industriali), Paolo Stoppaccioli (personale nord-est). Era presente anche l´assessore Fabio Badiali. A meta` marzo il presidente aveva ricevuto una delegazione sindacale che aveva espresso preoccupazioni per le strategie aziendali. Quindi aveva scritto all´azienda girando le preoccupazioni relative in particolare alla chiusura delle sedi di Macerata e Pesaro; al taglio di posti di lavoro nelle Marche; all´avvio della cassa integrazione nel reparto Directory Assistance che conta circa 70 lavoratori. Una strategia che, era stato sottolineato, non e` coerente con l´ultimo accordo nazionale sottoscritto nel settembre scorso. Nell´incontro il presidente ha detto di essere preoccupato di un eventuale disinvestimento sull´innovazione che non consentirebbe di recuperare il grave gap con cui da tempo le Marche convivono. Il consolidamento delle reti e l´estensione della banda larga ´ ha detto Spacca - sono fondamentali per difendere il piu` grande sistema manifatturiero del Made in Italy che ha sede nelle Marche e per agevolare una prospettiva futura di competizione e crescita al di la` della crisi. Il presidente ha sottolineato che la Regione e` disponibile anche a concorrere economicamente per assicurare gli investimenti necessari. Su questo aspetto sono state offerte ampie assicurazioni: i dirigenti Telecom hanno detto che l´azienda intende proporre una ´lettera d´Intenti´ per lo sviluppo della banda larga: un modello che partirebbe proprio dalle Marche per essere esportato ad altre realta`. Quanto alla questione esuberi e` stato sottolineato che niente e` deciso: c´e` attualmente un tavolo di confronto aperto. Comunque, e` stato detto, l´azienda ha bisogno di ristrutturare per far fronte sia alla crisi che ad una concorrenza particolarmente aggressiva: lo fara` accorpando alcune sedi di call center (attualmente per la Telecom tutte interne, a differenza di quanto succede per altri operatori) e favorendo una mobilita` volontaria. .