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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Aprile 2009
 
   
  SANITA’: A MILANO CONFRONTO TRA REGIONI “VIRTUOSE” SU SPESA STORICA E COSTI STANDARD. SANDRI: “COSTI STANDARD TRA I CARDINI DEL FEDERALISMO FISCALE. CHI OGGI SPRECA SI METTA AL LAVORO. NOI PRONTI AD AIUTARE, NON A PAGARE E BASTA”.

 
   
  Milano, 21 aprile 2009 - “L’abbandono del criterio della spesa storica e il passaggio a quello dei costi standard nella determinazione della spesa sanitaria delle regioni farà bene a tutta Italia e non solo a quelle virtuose che si sono confrontate oggi”. Lo ha detto l’assessore alla sanità del Veneto, Sandro Sandri, intervenendo ieri alla Regione Lombardia, a Milano, al convegno “Dalla spesa storica al costo standard”, organizzato da Anci Federsanità per mettere a confronto i sistemi sanitari delle quattro regioni italiane universalmente riconosciute come virtuose nella gestione della loro spesa sanitaria. : il veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna, la Toscana. “Si tratta – ha aggiunto Sandri- di uno dei cardini principali sui quali si fonderà una riforma epocale come il federalismo fiscale ed è quindi necessario che tutti, chi è più avanti e ancora di più chi è indietro, ci lavorino da subito. Il Veneto è pronto, sia lavorando in casa propria, sia mettendo la propria esperienza a disposizione di quella che oggi il ministro Sacconi ha definito un’alleanza tra Stato e Regioni virtuose per fare il bene di tutti. ” “E’ necessario però – ha aggiunto Sandri – che in molte parti d’Italia ci si renda conto che una certa fase storica, quella dell’assistenzialismo a piè di lista, è finita e che d’ora in avanti le parole d’ordine per tutti dovranno essere appropriatezza, responsabilizzazione, rigore gestionale, migliori pratiche, qualità dell’assistenza”. Secondo Sandri, “In molte regioni deve cambiare l’approccio complessivo al pianeta sanità che deve essere, come già è in queste quattro regioni, un’azienda erogatrice di servizi ai cittadini e non un carrozzone da usare il più delle volte come ammortizzatore sociale o, peggio, come strumento per creare consenso politico artificiale”. Sandri ha ricordato che il Patto per la Salute nazionale sottoscritto per il 2007-2009 ha rivelato in questi anni un’accentuazione di aspetti di iniquità presenti in passato. Regioni ben amministrate paradossalmente, in sede di riparto nazionale risultavano punite nella distribuzione delle risorse. “Ciò non dovrà più accadere – ha sottolineato Sandri – e questo processo và iniziato da subito con un forte e coraggioso lavoro imperniato sui costi standard. Siamo consci – ha aggiunto – che il cammino non sarà né facile né breve e che ragionevolmente nell’intero Paese lo si potrà concludere in quattro-cinque anni. In Veneto però inizieremo ad introdurre i costi standard già nel riparto del fondo sanitario 2010 e in questo anno che abbiamo davanti lavoreremo intensamente, partendo da un monitoraggio della situazione esistente, per poi procedere gradualmente alla definizione più specifica” . “In generale – ha concluso Sandri – in Italia le situazioni di grande disequilibrio e di utilizzo inefficiente delle risorse vanno corrette spingendo l’acceleratore sui principi di autonomia, autorganizzazione e decentramento, con un sostegno al cambiamento, laddove è necessario, che sia mirato e limitato nel tempo, garantito dal cosiddetto meccanismo perequativo”. .  
   
 

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