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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Ottobre 2006
 
   
  INQUINAMENTO ATMOSFERICO. IL CIS APPROVA LA ZONIZAZZIONE DEI TTZ. ASSESSORE CONTA: ESCLUDERE DAI FINANZIAMENTI GLI ENTI CHE NON APPLICANO LE MISURE DI MINIMA

 
   
  Venezia, 2 ottobre 2006 Escludere dal prossimo bando del fondo di rotazione le Amministrazioni comunali e provinciali che non si atterranno alle indicazioni di minima decise dal Cis. E’ questa la proposta dall’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, avanzata nel corso dell’odierna riunione del Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, convocato dallo stesso Assessore per l’approvazione della zonizzazione proposta dai Tavoli Tecnici Zonali e per l’approvazione della bozza di accordo tra le Regioni e le province autonome della Pianura Padana relativo agli indirizzi comuni per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico. L’assessore Conta ha avanzato tale proposta rispondendo ad alcuni membri del Comitato che avevano sollecitato sanzioni da parte della Regione nei confronti degli Enti che non applicano le misure di minima approvate dal Cis. “Rispetto al fatto che una Provincia o un Comune non si attenga alle indicazioni di minima – ha ricordato Conta – la Regione, non ha nessuna possibilità di intervenire. Per farlo sarebbe necessario cambiare la Legge e ridare in toto alla Regione le competenze in materia, oggi delegate ai Comuni e alle Province. Una proposta alternativa – ha detto Conta – potrebbe essere quella di introdurre, nel prossimo bando del fondo di rotazione per il piano strutturale per la lotta all’inquinamento, un prerequisito per l’ammissione: l’aver adottato le misure approvate dal Cis. Ovvio – ha aggiunto – che questa misura necessita di tutte le verifiche legali e amministrative di applicabilità, ma potrebbe essere un modo per sollecitare gli Enti e che potrebbe essere estesa anche ad altre forme di finanziamento previste sempre per l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico”. Riferendosi al bando per accedere al fondo di rotazione previsto dal Piano strutturale, Conta ha informato che il testo sarà pronta entro la fine di ottobre, con una disponibilità finanziaria di 10 milioni di euro, che serviranno per l’abbattimento degli interessi legati ai mutui. “Andremo da subito – ha precisato Conta – a privilegiare quei progetti che andranno ad incidere sull’abbattimento delle cause da inquinamento, ma anche sui costi di gestione attraverso un risparmio energetico, risparmio che garantirà la restituzione del mutuo. Inoltre, ci rivolgeremo inizialmente agli enti pubblici, che con i loro interventi dovranno rappresentare un esempio e uno stimolo per i cittadini”. Per quanto riguarda le misure emergenziali, Conta ha sollecitato gli Assessori comunali e provinciali presenti ad adottare soluzioni il più possibile condivise, per evitare ai cittadini situazioni di disagio come quelle dello scorso inverno. E per quanto riguarda le misure emergenziali da adottare, il Comitato ha approvato le zonizzazioni approvate dai Ttz provinciali e che rispecchiano quella proposta dall’Arpav la primavera scorsa. Tale provvedimento consentirà la modifica del Piano di Tutela e risanamento dell’atmosfera, obbligando i comuni di fascia A, praticamente tutti quelli al di sotto dei 200 metri di altitudine, a redigere ed attuare i piani di emergenza in presenza di situazioni di sforamento dei limiti previsti. Infine Conta ha informato che sarà presto firmato dal Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilio Romagna e le Province autonome di Trento e Bolzano e la Confederazione Elvetica del Canton Ticino, l’accordo per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico. “E’ un accordo – ha sottolineato Conta – che consentirà di accedere a finanziamenti europei previsti per progetti interregionali e che permetterà interventi più estesi a livello di Pianura Padana e quindi più efficaci”. Il protocollo prevede, tra l’altro, di adottare limitazioni progressive della circolazione dei veicoli più inquinanti, agevolare l’installazione dei filtri antiparticolato, adottare forme di regolamentazione per l’utilizzo dei combustibili per le quali si intende richiedere la diffusione di soluzioni tecnologiche migliorative e adottare “standard” emissivi comuni per le attività produttive e per le sorgenti civili . .  
   
 

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