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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Aprile 2009
 
   
  IL PROCESSO DI BOLOGNA: RIFORMARE LE UNIVERSITÀ NEL PROSSIMO DECENNIO

 
   
  Bruxelles, 23 aprile 2009 - Il 28 e 29 aprile i ministri responsabili per l’istruzione superiore di 46 Paesi europei si incontreranno a Leuven e a Louvain-la-neuve, Belgio, per fare il punto sui risultati del processo di Bologna, definire una nuova agenda e concordare le priorità dello Spazio europeo dell’istruzione superiore per il prossimo decennio fino al 2020. In considerazione del grandissimo interesse manifestato da Paesi extraeuropei per le riforme che si stanno realizzando nell’ambito dello Spazio europeo dell’istruzione superiore, si terrà per la prima volta un “Forum sulle politiche di Bologna” tra i 46 Paesi che partecipano al processo e 20 Paesi extraeuropei. Il processo di Bologna è un grande successo europeo, come risulta dal fatto che i Paesi partecipanti sono passati da 29 nel 1999 ai 46 odierni. Secondo l’ultima relazione sullo stato di avanzamento del processo di Bologna, che sarà presentata ai ministri riuniti a Leuven e a Louvain-la-neuve, nell’attuazione delle riforme di Bologna sono stati realizzati progressi importanti, anche se piuttosto disuguali. L’ultima relazione della Commissione presentata a sostegno del processo conferma queste conclusioni positive ed indica che si sono realizzati progressi sostanziali, anche nel campo delle riforme strutturali. L’attenzione andrebbe ora concentrata sulla modernizzazione delle politiche nazionali e sull’attuazione concreta delle riforme delle istituzioni d’istruzione superiore in Europa. Le principali riforme di Bologna riguardano: la struttura basata sui tre cicli d’insegnamento (laurea, laurea specialistica e dottorato), lagaranzia della qualità nell’istruzione superiore e il riconoscimento delle qualifiche e dei periodi di studio. Nel loro insieme queste iniziative di riforma hanno creato nuove opportunità per le università e gli studenti. L’inaugurazione, avvenuta l’anno scorso, del Registro europeo di certificazione della qualità dell’istruzione superiore contribuisce ad accrescere la visibilità dell’istruzione superiore europea e la fiducia nelle istituzioni e nei programmi in Europa e nel mondo. Riferendosi all’imminente riunione Ján Figel’, commissario europeo responsabile per l’istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù, ha affermato: “Il processo di Bologna ha portato ad una maggiore compatibilità e comparabilità tra i sistemi d’istruzione superiore. Tra l’altro, esso ha fatto dell’Europa una destinazione più attraente per gli studenti di altri Paesi. C’è ancora del lavoro da compiere per raggiungere gli obiettivi che ci siamo fissati nel 1999, ma nel frattempo dobbiamo anche darci da fare per affrontare le nuove sfide, in particolare considerata l’attuale crisi economica. L’istruzione superiore è chiamata a svolgere un ruolo chiave a sostegno di una ripresa economica sostenibile e dell’innovazione. Le università devono modernizzarsi, cosa questa che è ampiamente riconosciuta dai governi non solo in Europa, ma nel mondo, e questa consapevolezza conferisce al processo di Bologna il sostegno essenziale di cui ha bisogno per avere successo. ” Una recente indagine Eurobarometro condotta tra gli studenti dell’istruzione superiore indica che questi auspicano un più ampio accesso all’istruzione superiore e un’apertura delle università a cooperazioni con il mondo del lavoro e con l’apprendimento permanente. Ad esempio, la stragrande maggioranza degli studenti (97%) ritiene che sia importante conferire agli studenti le conoscenze e le abilità di cui avranno bisogno per affermarsi sul mercato del lavoro. Una grande maggioranza (87%) ritiene che le istituzioni di istruzione superiore debbano promuovere l’innovazione e una mentalità imprenditoriale tra gli studenti e il personale, e che i programmi di studio dovrebbero offrire la possibilità di collocamenti lavorativi in imprese private. Cresce il numero di studenti che desiderano studiare all’estero e la maggioranza vorrebbe più informazioni sulla qualità delle istituzioni di istruzione superiore in modo da scegliere con cognizione di causa. La Commissione europea collabora con gli Stati membri e con il settore dell’istruzione superiore per aiutare a portare avanti l’agenda di modernizzazione delle università nel quadro dellaStrategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione. Un sostegno a tal fine proviene dal Programma di apprendimento permanente (azioni Erasmus), dal 7° Programma quadro per la ricerca e dal Programma per la competitività e l’innovazione, nonché dai Fondi strutturali e tramite prestiti della Banca europea per gli investimenti. Inoltre, la Commissione europea promuove concretamente le riforme dell’istruzione superiore anche fuori dall’Unione, attraverso le sue politiche e i suoi programmi esterni: ad esempio, un sostegno per i Paesi viciniori dell’Ue è disponibile attraverso il programma Tempus. Le relazioni con gli altri Paesi partner sono coadiuvate da tutta una serie di programmi di cooperazione bilaterale o multilaterale: Ue-usa/canada, Edulink, Alfa per l’America latina e il nuovo programma Nyerere per l’Africa. Va ricordato inoltre il programma Erasmus Mundus, che eroga borse di studio agli studenti di tutto il mondo per consentire loro di frequentare programmi integrati di master in diversi Paesi europei. La nuova fase del programma comprende anche gli studi di dottorato. La cooperazione con le istituzioni extraeuropee è assicurata anche dal 7° Programma quadro di ricerca dell’Ue con il sostegno alle attività di ricerca condotte dalle istituzioni di istruzione superiore. Le azioni Marie Curie danno l’opportunità a singoli ricercatori di partecipare a un gruppo di ricerca in un altro Paese. .  
   
 

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