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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Aprile 2009
 
   
  TREKKING SUL CONFINE ORIENTALE: TRE ITINERARI SULLE ORME DELLA STORIA NEL TERRITORIO DI GORIZIA

 
   
  Gorizia e il confine orientale: un luogo dove il tempo sembra non trascorrere, e dove le epoche non si succedono l’una all’altra ma si integrano armonicamente. Un territorio in cui le rocce antiche di castellieri protostorici affiancano le trincee della Grande Guerra, teatro di avvenimenti drammatici e decisivi per la storia europea. La guida Walking dell’Agenzia Turismofvg propone tre itinerari attraverso questa terra cruciale, destinati tanto all’escursionista provetto quanto all’appassionato di storia: tra sentieri e villaggi, il visitatore potrà apprezzare il fascino dei colli boscosi in cui l’Italia s’incontra ai Balcani e sentire aleggiare nell’aria lo spirito ancora vitale del passato. Il primo percorso, il “Sentiero dei Castellieri” vanta di un punto di partenza d’eccezione: il Centro visite Gradina, la cui struttura sorge all’interno della Riserva naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa. Attraverso il paesaggio suggestivo della landa carsica l’itinerario conduce il passeggiatore alla scoperta dell’osservatorio italiano della Grande Guerra di casa Cadorna e da lì ai resti dell’antico castelliere del Castellazzo, per concludersi lungo le sponde silenziose del lago carsico di Doberdò. Il “Sentiero delle trincee del monte Ermada”, invece, sconfina nella provincia di Trieste e, partendo dal minuscolo abitato carsico di Medeazza, si inoltra tra le trincee e le grotte della zona del monte Ermada, dove si svolsero alcune tra le più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale: il contrasto tra una natura così rigogliosa e una storia tanto cruenta non mancherà di sorprendere l’escursionista. L’itinerario “Da Poggio Terza Armata al monte San Michele” conduce, infine, dalle rive azzurre dell’Isonzo allasommità del monte san Michele, dove ancora oggi si possono osservare i segni degli scontri feroci che nel 1916 opposero le armate italiane all’esercito austrungarico. Giunto alla vetta, l’escursionista potrà comprendere l’importanzastrategica di quei luoghi abbracciando con lo sguardo un ampio panorama, che dalla pianura friulana arriva alle spiagge del golfo di Trieste. Giunto al termine delle sue passeggiate, il visitatore potrà trovare ristoro nelle “osmizze”: locande semplici ma accoglienti dove degustare le prelibatezze enogastronomiche del confine orientale, frutto dell’incontro tra le tradizioni culinarie latina, slava e germanica. Un piatto di tradizionali gnocchi di susine, accompagnato magari da una fetta di presniz (tipico dolce sloveno), saprà ripagare le fatiche delle ore gradevoli trascorse passeggiando tra storia e natura. .  
   
 

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