UNA REGIONE SENZA PIU’ BARRIERE ARCHITETTONICHE E’ POSSIBILE: SI STA LAVORANDO PER QUESTO NELLE SETTE PROVINCE VENETE”
Verona 23 aprile 2009 - “Il principio ispiratore della legge regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche è che l’integrazione della persona nel luogo in cui vive e lavora non può realizzarsi tramite situazioni spaziali attrezzate o tramite il trasferimento in un luogo più favorevole: c’è in gioco il riconoscimento di un diritto fondamentale dei cittadini indipendentemente dalla condizione di salute. ” Così l’assessore alle Politiche Sociali, Stefano Valdegamberi, ha introdotto il 23 aprile a Palazzo Forti a Verona un convegno regionale dedicato a fare il punto sulla normativa voluta per rendere accessibili ai disabili i luoghi pubblici. “Abbattere le barriere architettoniche – ha detto Stefano Valdegamberi- è un dovere di chi governa e un diritto di chi abita nella nostra regione. ” La legge regionale in materia di eliminazione delle barriere architettoniche è stata approvata nel 2007. Lo scorso marzo la Giunta regionale ha varato i provvedimenti attuativi. Il dibattito di oggi a Verona ha voluto valutare i primi concreti esempi dell’efficacia dell’azione di governo regionale in un ambito particolarmente importante per lo sviluppo sociale della popolazione. Per Stefano Valdegamberi, la legge regionale è innovativa e recepisce i principi di accessibilità dettati dalla norma nazionale, sanciti dall’Organizzazione mondiale della sanità, validati dalla Commissione internazionale sui diritti delle persone con disabilità e concordati con i principi dell’Universal design. “Si tratta di un nuovo approccio di tipo culturale – ha ribadito l’assessore - che fa riferimento al tema dell’inclusione sociale e che comporta l’evoluzione da una progettazione per le persone disabili a una progettazione per tutti. ” Per l’assessore Valdegamberi lo scopo della programmazione Regione del Veneto è migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità in tutti i momenti della giornata. Per questo serve la collaborazione delle istituzioni e delle associazioni di volontariato. “Molto è stato fatto negli ultimi anni – ha concluso Valdegamberi – adesso guardiamo con altrettanto impegno il futuro. ” .