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Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Ottobre 2006 |
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DIRITTO D’AUTORE: DIRETTIVA EUROPEA PER L´ELIMINAZIONE DELLA COPIA PRIVATA
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Gli autori di opere musicali, audiovisive e letterarie, gli autori di arti grafiche, gli artisti interpreti, gli editori di musica e i produttori di opere audiovisive e musicali hanno deciso di unire i loro sforzi per contrastare la direttiva europea che, accogliendo la pressante richiesta dell´industria dell´elettronica, stabilisce l´abolizione del compenso per copia privata che costituisce una risorsa essenziale per gli autori, gli artisti e i produttori. La Commissione europea, infatti, si sta dimostrando sensibile alle richieste dell´industria Ict ed ascolta poco le istanze dei creatori. L´equo compenso esiste in 20 stati dell´Unione europea e permette da un lato ai consumatori di effettuare una copia di un´opera dell´ingegno a proprio uso personale, dall´altro lato agli autori, artisti e produttori di ricevere un compenso legittimo a fronte di questa eccezione ai loro diritti esclusivi sull´opera. La remunerazione per copia privata non incide sui consumatori e non ha ridotto l´acquisto dell´elettronica di consumo di contenuti audiovisivi. Il tasso di diffusione degli Mp3 in Germania e Francia è paragonabile a quello del Regno Unito dove non esiste il compenso per copia privata. Per questo alcune associazioni internazionali degli autori e dei produttori di opere dell’ingegno hanno deciso di unire i loro sforzi per difendere i loro diritti, ribadendo la legittimità del compenso per copia privata. Aepo-artis, Aidaa, Afi, Biem, Cisac, Eurocinema, Eurocopya, Eva, Icmp/ciem, Fera, Fia, Fiapf, Fim, Gesac, Giart, Ifrro, Impala hanno stilato un comunicato congiunto in cui manifestano la propria preoccupazione per l’"offensiva sproporzionata" in atto contro il sistema di copia privata "che è una fonte di reddito essenziale per i creatori, gli artisti e i loro produttori" ed hanno scritto nel loro comunicato che "la copia privata non frena in nessun modo, e le statistiche lo provano, lo sviluppo dell’industria”. . |
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