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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Aprile 2009
 
   
  UN TAVOLO NAZIONALE SULLA CRISI DEI TEATRI E DEL MAGGIO LA RICHIESTA DEL PRESIDENTE DELLA TOSCANO NELL’ INCONTRO ISTITUZIONI-SINDACATI DALLA REGIONE OLTRE 20 MILIONI DI EURO PER FINANZIARE LE ATTIVITÀ DEL SISTEMA CULTURA

 
   
   Firenze, 28 aprile 2009 - La Regione Toscana e gli enti locali si sono già attivati per ottenere un cambio radicale di rotta da parte del governo rispetto ai tagli del Fondo unico per lo spettacolo (Fus), e alla situazione di crisi degli enti lirico-sinfonici e del Teatro del Maggio musicale in particolare. E sui grandi teatri e festival musicali sarà convocato nell´ambito della Conferenza Stato-regioni, su sollecitazione della Toscana, un vero e proprio tavolo di crisi nazionale. Peraltro c´è un intero “sistema cultura” che sta cedendo La Regione sta facendo la sua parte e ha un bilancio di 20 milioni di euro di spesa corrente per la cultura, con un impegno consistente e, nel corso degli ultimi anni, in crescita. Ma non può sostituirsi all´impegno statale. Sarebbe necessario un bilancio di 50/60 milioni che non è praticabile. Questa la posizione della Regione Toscana, sostenuta dal presidente nel corso dell´incontro istituzioni-sindacati che era stato chiesto dalle sigle sindacali per analizzare la crisi del Maggio e le gravi ricadute sociali, occupazionali e di programmazione. All´incontro, che si è svolto oggi nella sala Giunta della Presidenza in Piazza Duomo 10, sono intervenuti, insieme al presidente e all´assessore regionale alla cultura, anche il sindaco di Firenze, che è presidente della Fondazione Maggio musicale, la Provincia e il soprintendente del Teatro Comunale. Di fronte a loro tutte le rappresentanze sindacali del Maggio (Slc-cgil, Fistel-cisl, Uilcom-uil e Fials-cisal) che hanno preso per prime la parola, sottolineando la situazione strutturale di difficoltà che rende impossibile lo svolgimento dei compiti istituzionali di un teatro di livello internazionale e lo sviluppo di tutte le sue potenzialità. La Regione Toscana assumerà, secondo il presidente, una iniziativa a live llo nazionale verso il governo per sollecitare la cancellazione dei tagli al Fus, ma anche per salvaguardare quel grande deposito di ricchezza musicale e di cultura nazionale che un teatro come quello del Maggio rappresenta per il suo territorio. E´ sua intenzione impegnarsi in questo senso e fare il possibile anche da un punto di vista finanziario. Ma, anzitutto, la Toscana insieme alle altre regioni solleciterà lo Stato a fare quanto gli spetta. Le Regioni non possono assumerne gli oneri, soprattutto in un territorio come quello toscano dove, come ha ricordato l´assessore regionale alla cultura, il rapporto tra popolazione e istituzioni culturali non ha uguali. La cultura è una ricchezza incontestabile, non certo un peso, e va finanziata. E´ opportuno pertanto verificare se anche dal privato possano venire risorse aggiuntive. Di fronte alla crisi in atto la speranza è quella di non essere costretti a una linea di pura sopravvivenza. I tagli al F us erano precedenti alla crisi che ovviamente ha aggravato la situazione e si è affermata la linea Bondi-tremonti, fautrice della riduzione maggiore possibile dell´intervento dello Stato per i teatri lirici, salvaguardando solo la Scala e l´Accademia di Santa Cecilia, e escludendo dunque il Maggio. Secondo il sindaco di Firenze si può da un lato trattare la situazione del Maggio come quella di un´azienda in crisi, come le altre aziende in difficoltà, ma non si è ancora a questo punto. Dall´altro va riaperta la discussione con il governo sui teatri lirici, come già sollecitato dal presidente della Regione, cercando di contrastare il disimpegno governativo e la diminuzione dei contributi statali. Sul fronte dei privati vanno ripresi e riattivati i rapporti con le Fondazioni. Non va dimenticato che a Firenze sta per nascere il nuovo teatro della musica con tutte le sue potenzialità e c´è un disegno da portare avanti con coerenza e continuità. Da parte del sovrintendente del Teatro del Maggio è stato espresso un grazie particolare al presidente della Regione, al sindaco e al presidente della Provincia per la grande sensibilità dimostrata nel rispondere all´appello lanciato nei giorni scorsi dal Maggio. Le istituzioni del territorio hanno confermato con l´incontro di oggi la loro vicinanza al teatro e il loro impegno per risolvere l´attuale grave situazione di crisi. Il sovrintendente si è inoltre dichiarato certo che tutti gli interventi e le azioni concrete che verranno messe in atto nella varie sedi istituzionali nei confronti del governo potranno rimettere in moto una situazione che al momento sembra stagnante, tenendo il Maggio e tutte le fondazioni liriche italiane in una condizione di particolare incertezza. .  
   
 

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