|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Aprile 2009 |
|
|
  |
|
|
PARLAMENTO EUROPEO: APPROVATI I CONTI 2007, MA NON QUELLI DEL CONSIGLIO
|
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 29 aprile 2009 - Il Parlamento europeo ha concesso il discarico del bilancio Ue per il 2007, tuttavia ha deciso di rinviare la propria decisione in merito ai conti del Consiglio. Quest´ultimo, infatti, non ha fornito ai deputati le informazioni necessarie riguardo alle sue spese, nonostante queste abbiano assunto un carattere sempre più operativo, soprattutto per la Politica estera e di difesa. Riguardo al fondo pensioni degli eurodeputati, l´Aula puntualizza che il Parlamento non coprirà il deficit con il bilancio. Il Parlamento ha concesso il discarico del bilancio 2007 a tutte le istituzioni, ma ha deciso di rinviare la propria decisione sulla concessione al Segretario generale del Consiglio dei Ministri Ue del discarico relativo all’esecuzione del suo bilancio. Approvando con 571 voti favorevoli, 41 contrari e 21 astensioni la relazione di Soren Søndergaard (Gue/ngl, Dk), i deputati respingono la posizione del Consiglio secondo la quale la mancata verifica da parte del Parlamento e del Consiglio, in passato, dell’esecuzione delle rispettive sezioni del bilancio sia il risultato di un Gentlemen’s Agreement. Considerano infatti che, alla luce del carattere sempre più operativo delle stesse, «la spesa del Consiglio debba essere verificata con le stesse modalità valide per le altre istituzioni nell’ambito della procedura di discarico». Il Parlamento invita quindi il Consiglio a riesaminare la decisione di non pubblicare e trasmettere al Parlamento una relazione di attività «per essere più responsabile nei confronti del pubblico e dei contribuenti in generale» e rivedere la sua decisione di non pubblicare sul suo sito web la sua relazione annuale d´attività. Inoltre, invita alla «massima trasparenza» nel settore della politica estera e di sicurezza comune (Pesc), richiedendo al Consiglio di indicare «l’esatta natura delle spese, articolo per articolo, voce per voce» riguardo alle spese risultanti dall´esercizio di missioni da parte delle Istituzioni, «in modo da consentire al Parlamento di verificare che nessuna delle spese sia di natura operativa». Anche perché i deputati ritengono che la pianificazione, la preparazione e il controllo di un’operazione da parte del personale della Pesc nel segretariato del Consiglio siano componenti fondamentali e imprescindibili dell’operazione, e che tali attività siano svolte nel perseguimento della politica e delle operazioni piuttosto che nell’ambito della normale attività lavorativa del segretariato in seno al Consiglio. Chiedono inoltre trasparenza in relazione alle spese per il coordinatore antiterrorismo dell’Ue e da parte dello stesso e di far pervenire al Parlamento una valutazione ex-post delle singole azioni Pesd. Nel chiedere alla Corte dei conti europea di prestare particolare attenzione, nella sua prossima relazione annuale, all´esecuzione del bilancio del Consiglio, il Parlamento spiega che il Consiglio non ha accettato alcun invito a incontrare ufficialmente e formalmente la commissione competente del Parlamento o il suo relatore per discutere questioni riguardanti la sua esecuzione del bilancio per il 2007. Inoltre, né la commissione competente né il relatore hanno ricevuto alcuna risposta scritta esauriente alle informazioni richieste prima dell´inizio della procedura di verifica dei conti, mentre il Parlamento non ha ricevuto dal Consiglio documenti fondamentali quali la relazione annuale d´attività e l´elenco completo degli storni di bilancio. Questa mancanza di trasparenza e di apertura a un dialogo ufficiale e formale da parte del Consiglio, pertanto, «non consente un discarico in condizioni ragionevoli e in particolare impedisce al Parlamento di poter verificare se alcuna delle spese effettuate nell´esecuzione del bilancio del Consiglio sia di natura operativa». Il Parlamento invita inoltre il Segretario generale del Consiglio a fornire alla sua commissione competente, entro il 15 maggio 2009, «risposte scritte esaurienti» a una serie di domande. Fondo pensione degli eurodeputati - Con 419 voti favorevoli, 106 contrari e 67 astensioni, l´Aula ha anche approvato la relazione di Paulo Casaca (Pse, Pt) sui conti del Parlamento che, pur concedendo il discarico, formula comunque talune osservazioni. Ad esempio, notando che il Fondo pensionistico volontario dei deputati (gestito da una Asbl) presenta un deficit di 30,9 milioni di euro, puntualizza che «in nessun caso, nella situazione economica attuale, il Parlamento erogherà finanziamenti supplementari a carico del bilancio per coprire il deficit del Fondo, come ha fatto in passato, e che, se deve garantire i diritti pensionistici, il Parlamento deve avere il pieno controllo del Fondo e delle sue politiche d´investimento». Questa settimana, peraltro, l´Ufficio di presidenza del Parlamento ha confermato la decisione di aumentare da 60 a 63 dell´età per usufruire del fondo pensione, sopprimere il pensionamento anticipato con pensione ridotta e l´opzione di recuperare il 25% dei diritti acquisiti in forma forfettaria. Queste misure sono state prese per migliorare la liquidità del fondo e evitare di coprire il deficit con il denaro dei contribuenti. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|