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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Aprile 2009
 
   
  BARI, DIRITTO ALLA SALUTE: PER I NUOVI POVERI, UN OBIETTIVO SEMPRE MENO RAGGIUNGIBILE

 
   
  Bari, 29 aprile 2009 - Si svolge oggi, presso la Cittadella della Cultura, in via Oreste, 45, a Bari, il Seminario voluto ed organizzato dalla Regione, con l’Ares ed il Centro Pugliese dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto alle malattie della povertà (Inmp), il Seminario sulla Povertà, l’Immigrazione e la Salute. “Immigrazione e povertà non sono di per sé patologie,- spiega l’assessore alla Salute, Tommaso Fiore- ma è dimostrato possano ridurre lo stato di salute e rendere più difficile l´accesso alle cure. “ In molti paesi avanzati, e nel nostro in particolare, la differenza tra chi gode del progresso, del benessere e delle più aggiornate possibilità di cure, e chi, invece, se ne vede escluso, sta aumentando a livelli sempre meno accettabili, mentre l’attuale crisi economica non fa che aggravare le profonde disuguaglianze sociali già storicamente presenti nel nostro paese. “È in questo scenario che nasce la volontà, in Puglia, di un intervento ufficiale e organico che, integrandosi con l’iniziativa nazionale ed internazionale, affianchi al volontariato, organizzazione, risorse e professionalità tipiche dell’assistenza sanitaria pubblica del nostro paese. “ “Negli ultimi anni- interviene il Direttore dell’Ares, Francesco Bux- le fasce di popolazione più emarginate si sono ampliate per l’arrivo di molti stranieri da Paesi poveri e ciò ha prodotto un ulteriore aumento sia delle disuguaglianze di salute che della esclusione sociale. “I migranti sono certamente il primo, esplicito, obiettivo del nostro lavoro. Non sono le uniche persone, però, che necessitano di uno specifico intervento. Ad essi si affiancano grandi numeri di persone colpite da una molteplicità di fenomeni, ma accomunate dall’appartenere a gruppi particolarmente vulnerabili dal punto di vista socioeconomico. “Per questi, per chi ancora non sa rivolgersi al servizio sanitario nazionale, per chi non è consapevole dei propri diritti e non è capace di usare l’assistenza pubblica, aggirando pregiudizi ed ostacoli, devono essere sviluppati interventi volti a favorire al massimo accessibilità e fruibilità dei servizi sanitari. “Facilitazione degli accessi ai servizi sanitari, coordinamento delle attività assistenziali, assistenza specialistica e di eccellenza, si affiancheranno allo sviluppo di esperienza, ricerca scientifica e formazione come attività prioritarie del Centro Pugliese dell’Inmp. “Il Centro, - prosegue il Direttore dell’Agenzia pugliese per la Sanità-che ha la sua sede ufficiale presso l’Ospedale Tatarella di Cerignola, è parte di un progetto nazionale e internazionale ma presenta le sue peculiarità: una situazione in cui migranti, condizioni precarie e svantaggiate non sono collocate ai margini di una realtà metropolitana, bensì diffuse in un territorio vasto, spesso rurale e con realtà diversificate. Su questo la nostra esperienza può costituire un modello anche per altri paesi europei e fornire un contributo valido ed unico allo sviluppo di specifiche modalità organizzative ed assistenziali di alta efficacia. “In questo senso il nostro esempio di politica sanitaria pubblica a favore dei più deboli e dei più vulnerabili può contribuire a definire anche la nostra politica su immigrazione, integrazione, tutela dei diritti e della dignità degli immigrati. “Le migrazioni continueranno ad aumentare nei prossimi anni modificando profondamente la nostra società. Incontri come questo, tra amministratori pubblici, rappresentanti delle Istituzioni, operatori del volontariato e ricercatori del settore, diventeranno indispensabili per definire gli approcci più efficaci a fornire risposte ai molti problemi sociali, politici e di salute (individuale e collettiva) delle fasce più disagiate della società. ” .  
   
 

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