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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Ottobre 2006
 
   
  FONDI IMMOBILIARI ITALIANI ANCORA RIGIDI SE RAFFRONTATI CON LE ALTRE GIURISDIZIONI SE NE È PARLATO A EPIC 2006

 
   
   Roma 2 ottobre 2006 - L’ottava edizione di Epic, la Conferenza italiana dedicata al settore immobiliare e alle sue relazioni con il sistema della finanza internazionale, si conferma anche quest’anno il palcoscenico privilegiato in cui discutere sui temi caldi del real estate e della finanza. Nel ricco programma di conferenze che hanno messo a confronto i top players del mercato, Epic ha ospitato oggi il forum “Dal punto di vista dei property hedge fund", realizzato in collaborazione con Toplegal. Con i massimi esperti del settore si sono analizzati i fondi speculativi immobiliari nel nuovo scenario normativo: potenzialità, forme di collaborazioni tra gestori alternativi, ovvero tra Sgr speculative e immobiliari, vantaggi fiscali prospettati e principali peculiarità dei property hedge fund. Il panel si è aperto con l’illustrazione, da un punto di vista normativo, delle peculiarità dei fondi speculativi immobiliari, per arrivare ad analizzare le potenzialità di business di questo strumento: quale possibilità c’è che il fondo immobiliare speculativo possa affermarsi come veicolo “privilegiato" per la realizzazione di operazioni di sviluppo immobiliare, in misura maggiore rispetto ai fondi riservati, oggi decisamente più frequenti? La recente modifica recata dal Dm 256/2005 ha infatti chiarito che i limiti all´utilizzo della leva finanziaria - stabiliti per i fondi immobiliari italiani nella soglia massima del 60% del valore degli immobili detenuti in portafoglio e del 20% degli altri beni - non si applicano ai fondi immobiliari istituiti in forma "speculativa". Tale apertura potrebbe costituire un primo passo verso un modello di fondo immobiliare aperto. Come è noto, i fondi immobiliari italiani sono infatti attualmente concepiti come fondi di natura "chiusa" e ciò nonostante l´introduzione del modello di fondo immobiliare "semi-chiuso", in virtù del quale vi possono essere più emissioni successive di quote e, nei limiti della liquidità rinveniente da queste, più uscite successive dal fondo, con un limite del 10% di indebitamento se i rimborsi eccedono i nuovi ingressi. I fondi immobiliari italiani restano tuttavia connotati da una sostanziale rigidità, specie se raffrontati agli analoghi prodotti istituiti in altre giurisdizioni. L´abrogazione dei limiti al leverage per i fondi immobiliari che si costituiscono sotto le regole dei fondi speculativi può essere, invece, interpretata come una generale apertura del legislatore italiano verso il modello del fondo immobiliare speculativo. “Tale scelta – ha commentato l´avv. Dr. Olaf Schmidt, responsabile del dipartimento real estate di Dla Piper in Italia - potrebbe finalmente consentire agli operatori del settore, specialmente quelli stranieri, di offrire agli investitori una forma di investimento liquido e pertanto competitivo con altre forme di investimento immobiliare da tempo offerto all´estero" Nel panorama internazionale, non mancano infatti esempi che dimostrano la compatibilità del modello di fondo aperto con l´investimento immobiliare. Il più noto è quello dei fondi immobiliari aperti tedeschi, i partecipanti dei quali godono di un diritto pressoché incondizionato al rimborso anticipato delle quote da essi possedute, salva la facoltà della società di gestione, se previsto nel regolamento, di dar luogo ad una temporanea sospensione dei rimborsi per il termine massimo di 2 anni, a salvaguardia dell´integrità patrimoniale del fondo. "Sarebbe senz´altro auspicabile – ha concluso Schmidt - un chiarimento da parte delle competenti autorità di vigilanza, in merito alla possibilità di costituire fondi immobiliari speculativi con regole più flessibili, anche in tema di rimborso delle quote". Ad Epic è stata inoltre presentata la ricerca realizzata da Toplegal sugli studi legali che si occupano di Real Estate: un giro d’affari di 79 milioni di euro (i dati si riferiscono al fatturato degli ultimi 12 mesi), destinati a crescere. Nonostante il boom degli ultimi anni, infatti, lo sviluppo del settore non sembra giunto al capolinea perché il futuro, secondo gli operatori del mercato, sarà all’insegna della finanza. La ricerca di Toplegal è stata condotta interpellando gruppi industriali, società immobiliari, banche e fondi d’investimento, sia italiani che sia stranieri, ed ha valutato le qualità che maggiormente interessano il cliente: capacità e consapevolezza commerciale, prontezza e competenza nel far fronte alle necessità, rapporto costo-efficacia del servizio, capacità tecnica e livello di professionalità. Le interviste sono state effettuate telefonicamente tra aprile e luglio 2006. Le fonti sono state selezionate sulla base delle informazioni fornite dagli studi, inclusi particolari sui vari dipartimenti e le operazioni recenti, dai colloqui effettuati durante la ricerca e da banche dati. . .  
   
 

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