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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Ottobre 2006
 
   
  ITALIA IN SVILUPPO: ASSOIMMOBILIARE FOTOGRAFA L’ITALIA CHE CRESCE PRESENTATA IN ANTEPRIMA AD EPIC 2006 LA RASSEGNA DEI PRINCIPALI PROGETTI DI SVILUPPO DEL TERRITORIO PRIVATI QUALIFICATI E REGOLE CERTE DALLE AMMINISTRAZIONI GLI INGREDIENTI PER PROGETTI DI SUCCESSO

 
   
  Roma, 2 ottobre 2006 - La progettualità urbana in Italia sta vivendo una nuova età dell’oro. È quanto emerge dalla ricerca ´Italia in sviluppo" realizzata da Assoimmobiliare con la collaborazione di Anci e Nomisma, e presentata in anteprima ad Epic 2006. La ricerca, nata con l’obiettivo di offrire al sistema immobiliare, nazionale ed internazionale, un ampio quadro dell’offerta articolata per tipologia, collocazione geografica, mix funzionale e dimensione tecnico-finanziaria, svela che è in corso in Italia un processo di rinnovamento delle città paragonabile solo a quello del Ii dopoguerra. Una vera rinascita, diffusa e profonda, che Assoimmobiliare ha voluto monitorare anche per delineare fenomeni in eventuale recessione e nuovi trend di crescita. Sulla scia del positivo andamento del mercato immobiliare, iniziative pubbliche e private si sono moltiplicate, contribuendo ad alimentare un circolo virtuoso che sta cambiando non solo il volto delle realtà urbane, ma anche il modo di vivere e concepire le città stesse. Nascono così progetti ambiziosi di recupero urbano per reinventare le città, dare loro una nuova forma, adattarle a una condizione post industriale che affievolisce i confini e crea città nelle città, con nuovi attori, strumenti, azioni. Una città dunque, che diventa da struttura fisica a dimensione culturale ed economica della vita urbana. I progetti censiti sono in tutto 304, divisi in Ptu (Progetti di Trasformazione Urbana) e Progetti innovativi. I primi (Ptu) rappresentano la fetta più rilevante del campione (57%) e hanno un valore spesso elevato che raggiunge alcuni miliardi di Euro (il valore medio si aggira attorno ai 315 milioni di Euro contro i 205 rilevati per i progetti a contenuto innovativo, pari al 43% del campione). “Si tratta, in effetti – spiega Gualtiero Tamburini, Presidente di Assoimmobilare - di sfide importanti attraverso cui ricostruire la competitività dei sistemi territoriali italiani, e i principali player del mercato stanno già dimostrando di averlo compreso. In tutti gli interventi programmati (sia che siano promossi da organismi centrali dello Stato o da azioni di programmi comunitari, o ancora disciplinati da norme regionali e locali) la logica non è più quella del singolo intervento mirato, ma di interventi integrati. Si parla di sviluppo compatibile e di sostenibilità dell’ambiente urbano, così l’intervento fisico non è fine a se stesso ma correlato alla fornitura di servizi, alla creazione di occupazione e di attività economiche e la governance della trasformazione richiede sempre più forme di partecipazione e partenariato tra le parti sociali ed economiche, espressione di interessi sul territorio". Sempre più spesso, inoltre, i progetti portano la firma di architetti di fama mondiale che, con il loro estro creativo unito alla funzionalità strutturale, danno vita a nuovi “landmark" delle nostre città. Da una parte, la presenza di privati qualificati si riflette positivamente sulla quantità dei progetti avviati, dall’altra, l’Amministrazione Pubblica sa che una delle scommesse della competitività territoriale è quella di fornire al privato un sistema di regole certe, mettendo a punto nuovi strumenti nei quali pubblico e privato vengano coinvolti per rispondere in tempi dati alle rispettive domande e alle esigenze della collettività. I promotori pubblici (Comuni, Province e Regioni) rappresentano oltre un terzo del totale dei progetti campionati, mentre i rimanenti sono promotori privati. In questa nuova stagione della “gestione finanziaria del territorio" l’Amministrazione definisce gli obiettivi strategici e i privati formulano le proposte attuative, anche attraverso forme concorsuali che varcano i confini nazionali. A livello territoriale emerge dalla ricerca un grande fermento al Nord (47% a Nord-ovest e 18% a Nord-est), ma non meno attivi sono il Centro e il Sud Italia, rispettivamente con il 20% e il 15% del totale dei progetti censiti. Da notare inoltre che se Milano si rifà il look, con il 72% di progetti di trasformazione urbana, Roma vanta un 45% di progetti innovativi. Nota Metodologica - Il lavoro preliminare è stato svolto con il coinvolgimento diretto dei Comuni attraverso la collaborazione fattiva dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che ha richiesto informazioni essenziali sui processi di trasformazione in atto e/o programmati a breve/medio termine e la redazione di una sintetica rassegna stampa a copertura nazionale. In tal modo si è ottenuta una rassegna dal carattere necessariamente non esaustivo che costituisce un’interfaccia da implementare in progress attraverso un sistematico monitoraggio delle iniziative immobiliari. I dati raccolti sono stati ordinati sulla base di un impianto metodologico che distingue tra progetti innovativi e programmi complessi di trasformazione urbana, promossi da promotori/finanziatori sia pubblici che privati. Occorre avvertire che i progetti mancanti all’appello sono certamente più di quelli rilevati, che la copertura territoriale non è completa e che anche il grado di maturazione delle varie iniziative è differenziato. Questo contributo rappresenta perciò solo una traccia di un percorso tutto da compiere che si potrà realizzare con il coinvolgimento, che Anci con Assoimmobiliare si è proposta di attuare, dell’intera comunità degli attori dell’Italia in Sviluppo. . .  
   
 

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