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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Ottobre 2006
 
   
  CAMBIO AI VERTICI DI TOYOTA MOTOR ITALIA DOPO 10 ANNI DI SUCCESSI NORIO KITAMURA PASSA IL TIMONE A MOTONOBU TAKEMOTO CHE SARÀ IL NUOVO “CHAIRMAN & MANAGING DIRECTOR, CEO”

 
   
  Roma, 2 ottobre 2006 - Norio Kitamura si appresta a tornare in Giappone per ricoprire una carica di assoluto rilievo e di importanza strategica all’interno dell’articolata struttura statale giapponese. E’ stato nominato Presidente di una delle quattro società che verranno create a seguito della privatizzazione delle Poste Giapponesi. Il prestigio di ricoprire questa nuova importante carica, è evidentemente legato agli eccezionali risultati ottenuti in dieci anni di presidenza di Toyota Motor Italia. Durante questi 10 anni di presidenza, Kitamura ha guidato anno dopo anno lo sviluppo di una società dinamica e di successo: dalle 15. 192 unità vendute ed una share inferiore al 1% del 1996 alle 130. 507 unità ed una share del 5,7% del 2005; passando dalla 18A posizione del 1996, alla 7A del 2005 nella classifica costruttori del mercato Italia. La storia di Toyota Motor Italia, la sua crescita e la popolarità dei marchi Toyota e Lexus si incrociano con la storia di Kitamura. Motonobu Takemoto, a partire dal 3 ottobre, sarà il nuovo “Chairman & Managing Director, Ceo” di Toyota Motor Italia S. P. A. Sessantenne, giapponese, una laurea in Business Administration conseguita all’università di Kobe. Dal 1969, agli inizi della sua attività professionale, Takemoto ha ricoperto all’interno del mondo Toyota incarichi in Canada, America Latina ed Europa, sino ad arrivare al 1994 alla carica di Executive Vice President in Toyota Motor Thailand Co. Nel 2001 è stato nominato Presidente di Toyota Motor Asia Pacific Pte Ltd. La sua sfida per il futuro è fare in modo che in Italia Toyota, insieme all’Amministratore Delegato Massimo Nordio, alla sua squadra e alla rete dei concessionari, continui a crescere nel solco tracciato da Norio Kitamura. Dal 1996 ad oggi la strada percorsa è stata lunga. Conosciuta in Italia per la qualità degli eccezionali fuoristrada e delle storiche automobili sportive, Toyota è entrata progressivamente in tutti segmenti del mercato. A partire dall’introduzione, nel 1997, di Corolla e di Avensis. Nel 1998 Toyota Motor Italia diventa distributore ufficiale del prestigioso marchio Lexus, ma l’anno più importante è quello successivo con il lancio della Yaris. Il Piccolo Genio consente il balzo nelle vendite. Toyota diventa il primo marchio giapponese in Italia, con 34. 303 unità vendute ed una share superiore al 2%. Nello stesso anno, per rafforzare la sua immagine “italiana”, decide di entrare nel mondo del calcio, sponsorizzando la Fiorentina. Il rapido e crescente sviluppo di Toyota Motor Italia si accompagna ad una crescita interna dell’organizzazione aziendale. Nel 2000 viene posata la Prima Pietra della nuova sede, un edificio che porta, tra le altre, la firma di Kenzo Tange, ed in grado di rappresentare in modo lucido e inconfondibile la presenza e lo sviluppo di Toyota. Nello stesso anno, Yaris, è eletta “Auto dell’Anno”, e il nuovo Rav4 re-inventa il segmento dei Suv, inaugurato nel 1994 dalla sua prima generazione. Toyota è stabilmente tra i primi 10 costruttori in Italia. Soprattutto grazie a Yaris e Rav4 nel 2001 per la prima volta viene superato il traguardo delle 100. 000 unità vendute in un anno solare. La crescita è inarrestabile. Nel 2002 Toyota Motor Italia raggiunge un altro primato: 122. 025 unità vendute e una share di mercato superiore al 5%. In Italia Yaris è nella Top Ten delle auto più vendute. Per Toyota, l’Italia diventa il primo mercato in Europa. Nel frattempo è pronta la nuova sede, di proprietà di Toyota Motor Italia, immersa nel verde, con uno stile architettonico che coniuga armonie tradizionali italiane e giapponesi. La nuova struttura ospita 170 dipendenti, rispetto ai 110 del 1996. Nel 2003 Yaris è la terza auto più venduta in Italia, Rav4 conferma ulteriormente la sua leadership nel mercato dei Suv. Anche in virtù dei successi ottenuti, Kitamura, aggiunge alla sua carica italiana, quella di Chairman di Toyota Espaňa. Crescita, aumento dei volumi e dei profitti. Tutto questo si accompagna ad uno degli elementi del Dna Toyota: Qualità, intesa “globalmente” e non solo nella produzione. In questo contesto nel 2004, Toyota Motor Italia riceve la certificazione Iso 14001, a cui segue la Iso 9001. Il 2005 vede premiato l’impegno Toyota a favore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, la Prius, prima auto ibrida prodotta in serie, donata nel corso degli anni a 8 comuni italiani, viene eletta “Auto dell’Anno”. L’investimento nella tecnologia ibrida viene premiato anche dal successo di Rx400h, il primo Suv di lusso prestazionale ibrido. Il mercato Italiano è per Toyota il secondo mercato europeo. 130. 507 unità vendute grazie all’introduzione della Aygo, una delle protagoniste nel segmento delle city car, e della Nuova Avensis con la tecnologia D-cat (il diesel più pulito in assoluto). Il 2006 si apre con importanti novità: l’introduzione della nuova Yaris, che ha fatto conoscere Toyota alle famiglie italiane; si rinnova Rav4, il Suv più venduto in Italia e in Europa; Lexus con la Is220d presenta il primo attesissimo motore diesel. A far brillare ulteriormente il blasonato brand contribuisce la Gs450h, la prima berlina ibrida prestazionale, lo stato dell’arte della tecnologia motoristica. E l’impegno di Toyota per l’ambiente è testimoniato anche dalla donazione alla Capitaneria di Porto di 13 Lexus Rx400h. Toyota è anche cultura, impegno sociale, volontà di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi, ed è per questo che ha scelto di donare al Comitato Italiano Paralimpico 11 vetture che rappresentano una volontà concreta di essere presenti nel tessuto sociale. L’obiettivo commerciale per l’anno in corso è di raggiungere 140. 000 unità vendute con una share del 6%, ma il nostro vero successo sono quel milione di automobili che circolano sulle strade italiane, guidate da clienti soddisfatti di possedere una Toyota. .  
   
 

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