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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Maggio 2009
 
   
  SCUOLA, CONFERENZA EPISCOPALE TRIVENETO:”CON SCUOLE PARITARIE INFANZIA REGIONE RISPARMIA 170 MLN € L´ANNO

 
   
   Padova, 4 maggio 2009 - “Abbiamo le risorse da assegnare alle scuole paritarie dell´infanzia – che sono il 70% del totale nel Veneto – anzi le abbiamo aumentate ma non riusciamo a spenderle, non riusciamo a liquidarle agli enti gestori se non con ritardi enormi a causa del patto di stabilità. E´ una cosa assurda, tanto più se si pensa al grande risparmio che l´attività delle scuole d´infanzia non statali permette allo Stato e al Veneto. Qui da noi, in particolare, la Regione risparmia 170 milioni ogni anno perché tanto costerebbero in più i contributi che si dovrebbero dare alle scuole statali”. Lo ha detto l´Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, intervenendo 30 aprile al centro “Papa Luciani” di Padova, all´iniziativa promossa dalla Conferenza Episcopale del Triveneto sulla scuola: “Autonomia, federalismo e parità scolastica e formativa. Dialogo con i protagonisti” che si è tenuta di fronte a un numerosissimo pubblico di operatori e di studenti. “Lo sostengo da sempre – ha detto Valdegamberi – le scuole d´infanzia non statali, sono un patrimonio culturale irrinunciabile e un esempio di federalismo prima che si parlasse di federalismo. Insisto a dire che la strada da seguire è togliere dal patto di stabilità, come hanno chiesto più volte il Presidente Galan e il sottoscritto, la voce che riguarda le scuole per l´infanzia e altri particolari delicati settori del sociale. Ci è stato risposto che non si può derogare dal patto di stabilità ma abbiamo poi visto in più momenti che questo è stato fatto, ad esempio per Roma Capitale”. Valdegamberi ha continuato affermando che “le scuole d´infanzia sono centrali e insostituibili nel Veneto dove rappresentano il 70% delle strutture, e dove hanno realizzato il principio costituzionale della sussidiarietà prima che diventasse materia giuridica e codificata nel dibattito politico e culturale del Paese. Una realizzazione della sussidiarietà che ha significato risposte concrete del territorio in tema di assistenza. , di solidarietà, di accoglienza dei bambini e degli anziani. Questo è il modello veneto che ancora oggi è all´avanguardia in Italia e che consente la pratica di relazioni positive, la condivisione di valori, l´obiettivo di una miglior qualità della vita e anche, non da poco in una situazione di crisi come l´attuale, un risparmio notevole per la comunità e lo Stato”. .  
   
 

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