Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Maggio 2009
 
   
  LA GATTA TURCHINA E IL GATTO VAGABONDO DI PAOLO LINGUA

 
   
   Genova, 4 maggio 2009 - Sarà presentato giovedì 7 maggio, alle ore 17,30, alla Camera di Commercio di Genova (via Garibaldi, 4) il romanzo “La Gatta Turchina e il Gatto Vagabondo”, (De Ferrari Editore, €13) di Paolo Lingua. Interverrà Franco Cardini. Modererà Mario Paternostro. Sarà presente l’Autore. Una metafora minima di una città, dei suoi abitanti, colti nei tic e nelle contraddizioni della vita sociale e dei difetti individuali, è il soggetto sul quale Paolo Lingua dipana un fabliau medievale, recuperando un racconto lungo, scritto nel 1980 e dimenticato in una consunta cartella di testi inediti. Il testo, lo rivela lo stesso Lingua nella postfazione, era stato concepito per essere illustrato da Raymond Peynet, sulla base d’un progetto editoriale sfumato all’ultimo momento. Lingua si inventa una popolazione autoctona di gatti anarchici - allegri, bizzarri, burloni, ma anche un po’ briganti e attenti a difendere libertà e identità in un mondo sempre più teso all’omologazione che appiattisce - che vivono sui tetti d’ardesia del rione della Marina, guidati dal loro capo carismatico, il Gatto Vagabondo, detto anche il Principe Senza Regno, ladro di pesci pregiati al mercato all’ingrosso e di altre derrate prelibate nelle botteghe fascinose dei quartieri medievali, cavaliere dell’anarchia e appassionato della poesia che gli legge un professore amico dei gatti che vive nella mansarda d’un palazzo dei Rolli. In quello stesso edificio storico, tutto marmi, arenaria e ardesia, vive la più bella micia del rione, la misteriosa e affascinante Gatta Turchina dagli occhi incantevoli, dai mille riflessi e dal manto dello stesso colore dell’ardesia. Poesia, avventura, ironia, antipatie, gelosie, persino congiure, paradossi dell’esistenza privata e della vita politica (ma anche una adombrata love story, tenera e paradossale, tra i due gatti protagonisti) fanno da cornice alla favola moderna che segna, con un testo di singolare scrittura tersa e levigata, - dopo venticinque anni dedicati esclusivamente alla storia e alla saggistica - il ritorno di Paolo Lingua alla narrativa di pura fantasia, il genere letterario dove appena trentenne aveva colto i suoi primi successi. Paolo Lingua (Genova, 1943), giornalista, è da cinque anni il direttore dell’emittente regionale ligure “Telenord”, dopo aver trascorso quasi quarant’anni nella carta stampata (Il Secolo Xix e La Stampa). Ha esordito come narratore con “Assessore di Denari” (Rusconi, 1976), Palma d’Oro per la Letteratura al Salone Internazionale di Bordighera; sono seguiti altri quattro romanzi: “Piove, governo ladro” (con Ada Lorini, Mondadori, 1978), “Il Vaso dell’Orzo” (Mondadori, 1980), “La bussola amorosa” (Bompiani, 1981) e “La via dell’ambra” (Bompiani, 1982). Successivamente s’è dedicato alla saggistica storica: “Andrea Doria” (De Agostini, 1984), “I Grimaldi di Monaco” (De Agostini, 1986), “Caterina degli Ospedali” (Camunia, 1987), “Mazzini il riformista” (Ecig, 1992), “Enrico il Navigatore” (Camunia, 1994), “La storia del Brasile” (Ecig, 2000), “Breve storia dei Genovesi” (Laterza, 2001). Altre pubblicazioni sono state dedicate ad aspetti peculiari dell’imprenditoria e dell’armamento in Liguria e alla storia dell’alimentazione e del costume a tavola. La Gatta Turchina e il Gatto Vagabondo, De Ferrari, Genova. Pgg. 64 €13 .  
   
 

<<BACK