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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Maggio 2009
 
   
  PICCOLI OPERATORI ECONOMICI (POE): NEL 2009 IN CALO LA PROPENSIONE A INVESTIRE IN TUTTE LE MACROAREE TERRITORIALI

 
   
  Bologna, 5 maggio 2009 - Il dato è stato rilevato e analizzato durante l’ultima edizione dell’Osservatorio realizzato Nomisma e Crif, a fronte di un ulteriore calo, nel 2008, degli investimenti effettuati da parte dei Poe. A fronte di un peggioramento dell’ambiente economico generale – confermato dall’elevato valore nel 2008 del “rischio esogeno” (ovvero il rischio di fallimento del piccolo operatore economico derivante dall’ambiente economico in cui svolge la sua attività) – le microimprese italiane mostrano una particolare attenzione ad attivare strategie aziendali tese al perseguimento di un maggior controllo dell’efficienza aziendale interna e dei prodotti offerti al mercato, al fine di contrastare le difficoltà competitive in atto. I Poe - le imprese italiane con meno di 10 dipendenti e/o 2,5 milioni di euro di fatturato - rappresentano da sempre l’esteso tessuto di piccolissime realtà in cui sono nati e si sono sviluppati quei distretti industriali del Made in Italy che oggi stanno mostrando i segnali più evidenti degli impatti della crisi economica internazionale e del diffuso clima di sfiducia e di incertezza in termini prospettici. Nel 2009, sulla base dell’indagine diretta dell’Osservatorio Nomisma-crif, da cui emerge che a livello nazionale solo il 27,6% dei Poe prevede di effettuare investimenti, sono le microimprese del Nord Est a evidenziare il maggior calo degli investimenti programmati (-8 punti percentuali tra il 2008 e il 2009), seguite dai piccoli operatori del Nord Ovest (-3 punti percentuali circa tra il 2008 e il 2009). Al Centro e al Sud la situazione è invece differente, dal momento che aumenta la quota di Poe che prevedono di investire nel 2009, segnando rispettivamente +2,7 punti percentuali al Centro e +4,7 punti al Sud. Ciò è parzialmente attribuibile al fatto che i Poe del Mezzogiorno italiano risentono in maniera meno evidente della crisi competitiva che caratterizza i prodotti e i servizi italiani sui mercati internazionali. .  
   
 

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