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Notiziario Marketpress di
Martedě 05 Maggio 2009 |
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NORMA ANTI-NEPOTISMO PER LE STRUTTURE SANITARIE REGIONALI TOSCANE VALE PER CONIUGI, CONVIVENTI, PARENTI E AFFINI FINO AL TERZO GRADO
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Firenze, 5 maggio 2009 - I direttori delle Aziende sanitarie della Toscana avranno tempo al massimo un anno per affrontare e risolvere, con misure adeguate, il cosiddetto fenomeno del “nepotismo”. Lo impone una modifica della legge regionale n. 40 (Disciplina del servizio sanitario regionale) approvata ieri dalla giunta regionale su proposta dell´assessore per il diritto alla salute. Il nuovo articolo di legge, che sarŕ sottoposto al voto del Consiglio, indica ai direttori generali come comportarsi nell´assegnazione del personale alle strutture organizzative, dipartimenti o unitŕ operative. Devono in sostanza evitare che all´interno della stessa unitŕ operativa o nello stesso dipartimento operino, in condizioni di subordinazione gerarchica, dipendenti uniti da determinati legami personali o familiari: coniugi, conviventi, parenti e affini fino al terzo grado. L´intento č quello di contribuire a preservare l´immagine di credibilitŕ e affidabilitŕ dell´azienda, che potrebbe essere compromessa, al di lŕ delle capacitŕ professionali dei singoli operatori, dalla presenza nella struttura, e per di piů in rapporto di dipendenza diretta, di persone legate da vincoli personali e familiari particolarmente stretti. Si procederŕ quindi, nel caso l´operatore venga a trovarsi in una di queste condizioni, ad assegnarlo ad altra struttura organizzativa giŕ esistente presso la stessa azienda sanitaria, “in posizione compatibile con i requisiti professionali posseduti”. Sono previste anche procedure di mobilitŕ tra le varie Aziende che compongono il sistema sanitario regionale, sempre nel rispetto delle norme contrattuali in atto. . |
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