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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Maggio 2009
 
   
  ASSEGNI CURA NON AUTOSUFFCIENTI: CONTRIBUTI 2008 DI 57 MLN EURO A 26 MILA PERSONE: PASSO IMPORTANTE PER RAFFORZARE DOMICILIARITA

 
   
  Verona, 5 maggio 2009 - Rafforzare dal punto di vista economico e strutturale il settore dei servizi e aiuti a domicilio per le persone non autosufficienti e le loro famiglie. Questo è uno degli obiettivi qualificanti la programmazione delle politiche sociali da parte della giunta regionale del veneto, sottolineato ieri a Verona, nella sede dell’Azienda Ulss 20, dall’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Stefano Valdegamberi che si è soffermato, in particolare, su uno di questi aiuti: l’assegno di cura. Nel 2008, ha ricordato, la cifra stanziata dalla Regione Veneto ha raggiunto l’importo complessivo di 56. 807. 110 euro destinati a 26. 303 persone non autosufficienti di cui 3. 941 con alzheimer e 2. 822 assistiti da assistenti familiari (badanti). Nel 2007, il finanziamento complessivo era stato di oltre 48,3 milioni di euro per 24. 085 persone. 9 milioni di euro in più nel 2008 rispetto al 2007 – ha sottolineato l’esponente del governo veneto – e sicuramente nel 2009 supereremo i 60 milioni di euro di stanziamento. Si ricorda che l’assegno di cura (che in tre anni è stato praticamente raddoppiato dalla giunta veneta), si affianca agli altri filoni di rafforzamento della domiciliarità rappresentati dall’assistenza domiciliare integrata, dei servizi di sollievo per le famiglie, dei centri diurni, del telecontrollo/telesoccorso. I contributi sono definiti dalla graduatoria regionale elaborata dalla procedura Iseenet tramite le informazioni provenienti dagli enti competenti all’istruzione delle domande e cioè i Comuni o gli enti da essi delegati (Ulss, Comunità Montane, Unione dei Comuni). L’assegno di cura della Regione Veneto si aggiunge all’indennità di accompagnamento, alla pensione, e alle altre voci di sostegno per i non autosufficienti percepite dallo stato. Due deliberazioni regionali, la prima del 2006, la seconda del 2008 hanno definito le procedure per accedere all’assegno di cura in base al bisogno assistenziale alla condizione economica della famiglia e hanno indicato i criteri di entità del contributo e le modalità di erogazione dell’assegno che viene liquidato in due tranches semestrali. “I pagamenti 2008 sono in corso di liquidazione ai comuni – ha spiegato Valdegamberi – che dovranno poi sollecitamente inviare l’assegno ai cittadini destinatari. Purtroppo, ci sono stati ritardi non imputabili all’amministrazione regionale ma ai meccanismi del patto di stabilità. Tuttavia, gli assegni di cura che riceveranno in questi giorni gli aventi diritto conterranno anche il conguaglio degli acconti ricevuti nell’agosto 2008”. L’assegno di cura prevede che il reddito della persona non sia superiore ai 14. 992 euro l’anno e, in sintesi viene determinato in questo modo: una prima fascia un assegno di 260 euro al mese (3. 200 euro l’anno); una seconda fascia (persona assistita da badante da 260 a 520 euro al mese (per un massimo di 6 mila euro l’anno); una terza fascia (Alzheimer con gravi disturbi comportamentali) da 520 euro al mese(6. 300 euro l’anno). Il 69% dei non autosufficienti assistiti a domicilio che percepiscono l’assegno di cura è rappresentato da donne; la maggioranza degli assegnatari è ultra ottantenne. .  
   
 

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