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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Maggio 2009
 
   
  CORSIVO DEL PRESIDENTE DELL´EMILIA-ROMAGNA, VASCO ERRANI, SU REGIONI E FEDERALISMO FISCALE

 
   
   Bologna, 5 maggio 2009 - "Regioni protagoniste del federalismo fiscale" è il titolo del corsivo che il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, ha pubblicato il 30 maggio sul proprio sito Internet (www. Presidenterrani. It). Di seguito il testo del corsivo: “La legge sul federalismo fiscale varata dal Parlamento, è anche frutto di un lavoro ed un contributo molto forti del sistema delle Regioni. Un apporto che ha condotto a un provvedimento dai molti tratti positivi, scaturito da un buon clima nel confronto parlamentare. Noi abbiamo già sottolineato, anche nelle sedi ufficiali, che si tratta di un progetto che ricorda da vicino quello del Governo Prodi. In quella bozza erano contenuti dei princìpi sostanziali che oggi vanno ribaditi e rispettati: mi riferisco in particolar modo ai criteri di imparzialità, progressività fiscale, perequazione fra territori, alla necessità di un trattamento equo tra piccole e grandi Regioni, tra nord e sud del Paese. Come ci si prefissò al momento della riforma per il federalismo amministrativo, anche con quello fiscale dobbiamo avere l’obiettivo di superare il centralismo sprecone e inefficace, per promuovere un nuovo patto unitario per il Paese. In questo senso il federalismo è per noi il contrario della divisione, anzi significa una più forte unità del paese e una maggiore responsabilizzazione dei livelli amministrativi locali. Adesso però occorre uno sforzo di serietà, perché il problema importante saranno i decreti delegati con i quali si passerà dai princìpi alle norme attuative per l’applicazione del federalismo fiscale. E a questo proposito devo dire che è sbagliato l’atteggiamento di chi già oggi promette mari e monti, ossia meno tasse e più servizi. Non è questo il modo di affrontare un problema così delicato che investe i temi del futuro di un Paese dai conti finanziari in una situazione critica come l’Italia. Le Regioni staranno attente affinchè i princìpi fondamentali siano rispettati”. .  
   
 

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