|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Ottobre 2006 |
|
|
  |
|
|
BOOM DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI AL SUD: + 23% NEI PRIMI 7 MESI DEL 2006. CAMPANIA, ABRUZZO-MOLISE E PUGLIA LE PRIME PER VALORE DEGLI INVESTIMENTI. IN BASILICATA, SARDEGNA E CALABRIA LE PERCENTUALI DI CRESCITA PIÙ ALTE.
|
|
|
 |
|
|
Bari, 2 ottobre 2006 – E’ un mercato destinato a crescere molto quello della pubblicità nelle regioni del Sud, dove l’incremento nei primi sette mesi di quest’anno ha toccato il 23% (dati Nielsen Media Research elaborati da Media Italia). Assocomunicazione, che riunisce 175 imprese di comunicazione attive in Italia, ha illustrato i dati sull’andamento degli investimenti pubblicitari nelle otto regioni del sud e delle isole il prossimo 30 settembre a Corato (Bari) nel corso della seconda tappa (dopo il buon avvio di Bologna) delle “Giornate di Assocomunicazione” a cui parteciperà il Presidente Marco Testa. A fine 2005 gli investimenti pubblicitari nel meridione erano stati complessivamente superiori a 262 milioni di euro in progressione del 10% rispetto al 2004. Radio e affissioni sono stati mezzi più dinamici con aumenti rispettivi del 25 e 35%. Da gennaio a luglio del 2006, invece, volano le performance di internet (+ 130%), affissioni (+111%) e quotidiani (+ 40%). Unico mezzo in calo lo scorso anno il cinema (- 11%). La televisione, comunque, continua ad assorbire, come nel resto d’Italia, più della metà degli investimenti: 56% nel periodo gennaio-luglio 2006 e 44% nel 2005. Nel periodo Gennaio-luglio 2006, il maggior investitore fra le regioni meridionali considerate* è la Fater Spa di Pescara con attivi in quei mesi i marchi Lines, Pampers e Tampax. Seguono la Società Generale delle Acque Minerali con acqua Lete, e Tiscali con l’omonima compagnia web e telefonica. Al quarto si colloca la Natuzzi di Taranto con il marchio Divani&divani, al quinto la catena di alberghi Aurum di Napoli. Fra i primi dieci investitori c’è anche la Regione Campania (10° posto). “Abbiamo fortemente voluto – afferma Marco Testa – che questa tappa del nostro road show si svolgesse in una grande città del sud per essere vicini agli associati portando un contributo di idee e contenuti di aggiornamento avanzato affinché il comparto della pubblicità e della comunicazione possa sviluppare tutte le sue potenzialità nel meridione. Fermo restando che il quadro economico del Sud è meno florido che in altre parti d’Italia e che il valore degli investimenti è ancora attestato su livelli più bassi rispetto ad aree come Milano o Roma, siamo convinti che il mercato della comunicazione al Sud abbia buone prospettive per compiere un ulteriore balzo in avanti come dimostrano del resto gli incrementi superiori al 20% nei primi sette mesi del 2006. La nostra presenza a Bari vuole essere anche un’occasione di incontro con le aziende per le quali la leva della comunicazione può rappresentare uno strumento di sviluppo nella competizione non solo nazionale, ma anche internazionale. Questa – conclude il Presidente di Assocomunicazione, che con i suoi associati rappresenta circa il 75% del mercato nazionale – non sarà un’iniziativa episodica al Sud. Nella primavera del 2007, infatti, è stata già programmata una seconda tappa istituzionale a Napoli, e stiamo già lavorando per prepare una tappa anche a Pescara”. Con 100 milioni di euro (2005) la Campania assorbe il 38% degli investimenti pubblicitari fatti lo scorso anno nell’Italia meridionale. Le aziende di Abruzzo e Molise insieme nel 2005 hanno speso in comunicazione poco più di 54 milioni di euro. Circa dieci milioni di euro in meno (43,5 milioni di euro) hanno investito le aziende pugliesi. Molto più indietro si piazzano Sicilia con 28,5 milioni di euro spesi in pubblicità e Sardegna che non supera i 23 milioni. Le altre regioni presentano valori meno significativi nel mercato e tuttavia Sardegna (+ 63%), Basilicata (+ 104%) e Calabria (+ 28%) hanno registrato le crescite maggiori in termini percentuali. Il Convegno dal titolo ‘To brand or not to brand – Il valore della comunicazione della marca’, si terrà presso l’azienda vitivinicola Torrevento di Corato (Bari), a partire dalle 9. 30. I relatori previsti sono: Franco Moretti, direttore creativo di Leo Burnett che interverrà sul tema: ‘The future tense, la marca declinata al futuro’, Marzia Curone, presidente della consulta per il Direct Marketing che presenterà un intervento dal titolo ‘La marca vive nella relazione con il cliente’, Stefano Del Frate, presidente della consulta Promozioni parlerà di ‘Below the line, tra promozione delle vendite e costruzione dell’immagine di marca’, ed Enrico Gasperini, presidente della consulta per il digitale ‘Cambiamenti in atto nei media digitali e nelle relative strategie di marketing delle imprese’. Proseguono gli altri progetti avviati dal Presidente Marco Testa, tra questi il Libro Bianco di Assocomunicazione, un documento di analisi economica del mercato della comunicazione in Italia a testimonianza della capacità di creazione di valore aggiunto per le aziende italiane e quindi di innovazione per il paese stesso. Tra gli economisti contattati Umberto Bertelè, Giacomo Vaciago, Marco Vitale. Entro il mese di settembre, l’Associazione terminerà la raccolta dei bilanci delle Imprese associate, in previsione della compilazione della classifica degli associati che l’autorizzeranno. Inoltre, con l’obiettivo di accrescere la notorietà dell’Associazione anche inserendola in contesti pubblici, tra gli eventi sono previsti il Motorshow di Bologna, in programma per dicembre 2006, e la Biennale di Venezia nel 2007. Mentre, nel mese di novembre, per approfondire i temi legati alla remunerazione e alla contrattualistica, Assocomunicazione organizzerà a Milano il convegno annuale Adlaw, dal titolo “La partnership Cliente – Agenzia. Analisi comparata delle clausole più rilevanti”. Ricordiamo infine che nel mese di giugno l’Associazione ha presentato per la prima volta lo studio di scenario “Comunicare Domani”. Approfondimenti - Puglia. Rispetto alle altre regioni meridionali il media mix, ovvero la distribuzione degli investimenti nel 2005 è stato meno sbilanciato verso la televisione che, però, nei primi mesi sette mesi di quest’anno si è decisamente riaffermata. Dopo un 2004 di sofferenza le affissioni hanno riconquistato terreno registrando un incremento degli investimenti del 90% nel 2005. Sempre a fine 2005 il cinema nella regione ha avuto un lieve miglioramento (+3%) in controtendenza rispetto al totale del meridione. Più debole che altrove è, invece, la radio. Nella top ten delle aziende pugliesi che investono in pubblicità svetta la Natuzzi di Taranto con una quota del mercato regionale pari al 26% e seguita dalla Global Watch di Modugno (21%). Dal terzo posto in poi si assottiglia di molto la consistenza. General Trade di Martina Franca (Ta) e pastificio Divella sono entrambe al 6% rispetto al totale della Puglia. Campania. Quello campano è con molta probabilità il mercato pubblicitario più strutturato del Sud oltre che più consistente per quantità di investimenti. Le somme impiegate dalle aziende nella regione sono in costante aumento: +18% sia a fine 2005 sia nei primi sette mesi del 2006. Seppure le cifre rimangono ancora limitate si evidenzia un andamento molto favorevole per affissioni e internet che in sette mesi (gennaio-luglio 2006) hanno già quasi eguagliato i valori del 2005. Chi investe più di tutti in pubblicità fra le aziende campane è la Società Generale Acque Minerali di Caserta (Acqua Lete). Secondo per consistenze è il gruppo alberghiero Aurum di Napoli, terza la Cafè Do Brasil (Kimbo e Kosè) di Melito (Na) e quarta la Regione Campania. Alle spalle stanno, infine, Moby Lines (5° posto) e pastificio Antonio Amato (6° posto). Sicilia. E’ superata la stasi del 2005 (-0,1%) per gli investimenti pubblicitari in Sicilia. Il trend da gennaio a luglio di quest’anno si attesa a + 14% con tutti i mezzi sostanzialmente allineati su questo range. In forte calo cinema e affissioni che, pur con cifre residue, a fine luglio 2006 hanno già raddoppiato il valore totale investito dai clienti nel 2005: 364 mila euro contro 148 mila del 2005. Dal 2002 ad oggi la radio ha mostrato nell’isola una particolare vitalità e ha suscitato un interesse crescente degli investitori facendo triplicare la raccolta: da 430 mila euro nel 2002 a 1 milione e 326 mila euro a chiusura del 2005. E per quest’anno le previsioni per la radio sono ancora buone. La scelta della tv da parte delle aziende siciliane rimane preponderante (46% quota mercato 2005), come in tutta Italia, ma i 22,5 milioni di euro spesi su questo mezzo nel 2002 (58% quota mercato) sono diminuiti a poco più di 13 milioni nel 2005. La Medical Pharma di Catania spende più di tutti nell’isola in comunicazione pubblicitaria e promozioni con un appannaggio pari al 20% del mercato locale. La Fratelli Averna con il 13% e la Dolfin di Giarre (Ct) con il 12% stanno al secondo e trezo posto. Con il 9% segue la Rio Kem di Palermo (4° posto), sommando anche gli investimenti dell’ assessorato regionale al turismo la Regione Siciliana si posizionerebbe al 5° posto mentre attualmente Assessorato e Regione sono rispettivamente all’undicesimo e dodicesimo posto. Abruzzo-molise. Il 2006 si dovrebbe concludere con un aumento a doppia cifra per gli investimenti pubblicitari in Abruzzo e Molise. Nel 2005 la progressione è stata più lenta: + 6%. Un dato molto più vicino ai tassi di crescita nazionali attestati al 3-4% (fonte Assocomunicazione – previsione 2006). Nelle due regioni fra i vari mezzi le aziende nell’anno in corso stanno dando maggiore fiducia a radio, quotidiani e internet che in sette mesi hanno ormai oltrepassato l’investimento pubblicitario di tutto il 2005. Quasi abbandonato il cinema come veicolo di comunicazione pubblicitaria. La pescarese Fater con pannolini e assorbenti è ovviamente anche leader della spesa pubblicitaria nella regione oltre che in tutto il Sud. Buona seconda è l’acqua minerale Santa Croce di Canistro, terza la farmaceutica Alfa-wasserman di Alanno (Pe) che troviamo ancora al quinto posto con la divisione Schiapparelli. Al quarto posto si inserisce un altro pastificio: De Cecco (Fara San Martino – Chieti). La holding della moda Itierre (Pettoranello – Isernia) con i suoi marchi è solo settima mentre la compagnia aerea Air One con sede a Chieti è solo decima. Sardegna. Da gennaio a luglio 2006 nell’isola gli investimenti pubblicitari di aziende della regione hanno fatto un balzo del 63% in confronto allo stesso periodo del 2005. Su quest’andamento incidono in maniera significativa Tiscali e la quotazione in Borsa della Saras, il polo petrolifero della famiglia Moratti. Tra i mezzi scelti periodici e affissioni quest’anno si avvicinano al milione di euro, in grande aumento rispetto all’intero 2005. Così pure ai quotidiani fino a luglio è andata una quota di investimenti per oltre 4,6 milioni di euro e già superiore di un milione al totale dello scorso anno. Tiscali fa guadagnare alla regione la leadership meridionale degli investimenti pubblicitari sul web. Le società che spendono di più per la comunicazione pubblicitaria in Sardegna sono appunto nell’ordine Tiscali e Saras mentre la Zedda Piras e la compagnia aerea Meridiana sono al terzo e quarto posto. Basilicata. E’ l’unica realtà meridionale ad avere chiuso in negativo il 2005 con un calo del 48% della spesa pubblicitaria e allo stesso l’unica a raddoppiare in termini percentuali da gennaio a luglio 2006 (+104%, 7,4 milioni di euro). In questi sette mesi è stato ormai raggiunto l’investimento dell’intero 2005. Se nel 2002 le aziende lucane sceglievano quasi esclusivamente la televisione (94% del mercato) oggi la pianificazione, pur premiando sempre la tv, è più equilibrata con quote non dissimili fra loro per radio (14%), in buona crescita, quotidiani (18%) e periodici (19%). Sono due le società che da sole assorbono il 72% della spesa pubblicitaria fatta da aziende che operano in Basilicata: Tarricone Spa di Balvano (Pz) e Fratelli Vena produttori dell’amaro Lucano (Pisticci Scalo – Matera). Entrambi con una quota del 36%. Calabria. E’ la regione in assoluto dove le aziende fanno meno investimenti pubblicitari. Il totale del mercato regionale nel 2005 è stato di poco superiore ai 6 milioni di euro. Questo spiega anche il maggior trend di crescita nei primi sette mesi dell’anno. A livello di mezzi le poche aziende calabresi che investono non prendono in considerazione cinema e affissioni così come c’è uno scarso interesse per la radio. Ai primi posti fra gli investitori troviamo istituzioni: l’assessorato regionale al turismo piazzato al secondo posto, il comune di Reggio Calabria al quarto e l’Accademia di Belle Arti di Reggio al decimo. Chi spende di più in pubblicità è la Ed. Master di Rende (Cs) che da sola rappresenta il 63% dell’intero mercato regionale. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|