Anche se i dati sono estratti dalle Pagine Gialle o dai registri pubblici, quando si usano sistemi automatizzati è obbligatorio acquisire prima il consenso dei destinatari. Continua l´azione del Garante contro lo spamming e il marketing disinvolto. L´autorità ha vietato l´ulteriore trattamento illecito dei dati personali a cinque società che inviavano pubblicità tramite fax e posta elettronica senza il preventivo consenso degli interessati. Il Garante è intervenuto a seguito delle segnalazioni di alcuni utenti che continuavano a ricevere e-mail e fax indesiderati nonostante non avessero mai manifestato alcun consenso all´uso dei loro dati per questo scopo. Lo società coinvolte (due inviavano lo spam tramite posta elettronica [doc. Web nn. 1597151 e 1597146], tre tramite fax [doc. Web nn. 1597163, 1601506 e 1601475]) in alcuni casi fornivano l´informativa e la richiesta di consenso contestualmente all´invio del primo fax o della prima e-mail che avevano già un contenuto di carattere commerciale. L´autorità ha ribadito, invece, che l´uso di sistemi automatizzati per inviare messaggi promozionali, anche quando si tratti di dati estratti da elenchi categorici o da albi, impone la preventiva acquisizione del consenso da parte dei destinatari. Alle cinque società è stato dunque vietato l´ulteriore trattamento illecito dei dati degli utenti interessati, i quali non potranno dunque più essere disturbati. La mancata osservanza del divieto del Garante espone anche a sanzioni penali.