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Notiziario Marketpress di
Martedì 12 Maggio 2009 |
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MIKHAIL BARYSHNIKOV E ANA LAGUNA INTERPRETI IN PRIMA NAZIONALE A PARMADANZA 2009 DELLE CREAZIONI DI MATS EK, BENJAMIN MILLEPIED, ALEKSEJ RATMANSKIJ IN THREE SOLOS AND A DUET TEATRO REGIO DI PARMA MARTEDÌ 12, MERCOLEDÌ 13 MAGGIO
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Parma, 12 maggio 2009 - Mikhail Baryshnikov, divo del balletto russo, oggi sublime interprete del miglior contemporaneo, e Ana Laguna, danzatrice d’autore tra le più celebri e intense, musa e moglie del coreografo Mats Ek, saranno gli straordinari protagonisti dell’attesissimo appuntamento di Parmadanza il 12 e 13 maggio 2009 alle ore 20. 00, interpreti al Teatro Regio di Parma in prima nazionale di Three Solos and a Duet. Originario di Riga, Lettonia, Mikhail Baryshnikov ha iniziato a studiare danza all’età di nove anni, diplomandosi alla celebre Accademia Vaganova. Fuoriclasse del Balletto Kirov di Leningrado, nel 1974 ha lasciato l’Unione Sovietica per trasferirsi negli Stati Uniti, divenendo una star del balletto internazionale. Principal dell’American Ballet Theatre - di cui è stato anche direttore - il ballerino dalle doti prodigiose non si è fermato al balletto classico, ma ha sempre esplorato, con curiosità e passione, la migliore danza contemporanea e sperimentale. Dopo l’esperienza con il gruppo White Oak Dance Project, da lui fondato insieme al coreografo Mark Morris, da qualche anno Misha dedica tutte le sue energie al Baryshnikov Arts Center (Bac), un centro artistico polivalente nel cuore di New York. Spagnola di nascita e formazione, Ana Laguna è stata per vent’anni la danzatrice simbolo del Cullberg Ballet di Stoccolma, diretto da Birgit Cullberg e Mats Ek. Per il corpo espressivo, il volto spigoloso e una superba tecnica contemporanea è diventata l’interprete ideale delle creazioni di Jiří Kylián, Maurice Béjart, Nacho Duato, William Forsythe, e in particolare di Mats Ek, che per lei ha creato le sue più belle coreografie e le irriverenti riletture contemporanee di Giselle e Carmen. Due anni fa l’insolito incontro tra due danzatori diversissimi per formazione, storia e temperamento. Baryshnikov accetta con entusiasmo l’invito di Mats Ek di interpretare due suoi pezzi, mettendosi per la prima volta alla prova nello stile espressivo e surreale del coreografo svedese, accanto a una partner d’eccezione come Ana Laguna. Place, presentato nel 2007 alla Danses Hus di Stoccolma, è un nuovo, pregevole capitolo di quelle stralunate conversazioni danzate tipiche del coreografo svedese: un irresistibile duetto nelle quattro mura di un interno domestico, intorno a un tavolo. Nel linguaggio astratto di Mats Ek si racconta di un uomo e di una donna che cercano insieme di portare avanti una relazione, con vecchi rancori e rinnovati slanci, in bilico tra tenerezza e aggressività. La singolare presenza scenica di Ana Laguna si ammira in un classico di Mats Ek, Solo for Two, su musica di Arvo Pärt. Nato per il video nel 1995 con il titolo Smoke e interpretato allora da Sylvie Guillem e Niklas Ek, fratello di Mats, con il nuovo nome e un riaddatamento per la coppia Baryshnikov-laguna, il brano non ha perso nulla del suo struggente lirismo. Lei, sola in casa, racconta attraverso la danza l’assenza di lui, che appare come un fantasma del desiderio solo alla fine, presenza tragicomica di un attimo. Nel programma presentato a Parma, Barysnikov si riserva due nuovissimi assoli, freschi di creazione, affidati al talento e all’inventiva di due tra i più interessanti coreografi della nuova generazione, il francese Benjamin Millepied e il russo Aleksej Ratmanskij. Cresciuto in seno al New York City Ballet di Balanchine, Millepied ha trovato una nuova via al neoclassicismo contemporaneo con una serie di creazioni entrate nel repertorio dai grandi teatri europei e americani. Per Baryshnikov il giovane coreografo ha ri-creato per l’occasione Years Later, su musica di Phil Glass, con il contributo video di Asa Mader, filmmaker di successo, autore di clip come Violet Hill dei Coldplay. Russo dalla carriera internazionale, già direttore e coreografo del Balletto Bol’šoj di Mosca, a suo agio nel classico di tradizione quanto nel neoclassico reinterpretato, Aleksej Ratmanskij ha creato per Bayshnikov un assolo che nel titolo e nella scelta musicale sembra rievocare nostalgie russe: Valse-fantasie, sulle note di Mikhail Glinka. Un ultimo sguardo, forse, al passato perduto, per un artista che ha sempre guardato avanti. . |
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