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Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Ottobre 2006 |
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FARMACI: ASSOBIOTEC, LA MANOVRA APPROVATA DALL´AIFA RISCHIA DI AFFOSSARE LA RICERCA BIOFARMACEUTICA IN ITALIA
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Milano, 2 ottobre 2006 – "La riduzione indiscriminata del 5,6% del prezzo al pubblico dei medicinali approvata dall´Aifa rischia di affossare la ricerca biofarmaceutica in Italia". È questo il commento di Roberto Gradnik, presidente di Assobiotec, l´Associazione di Federchimica che riunisce le imprese biotecnologiche italiane, facente parte di Confindustria, alla delibera con cui l´Agenzia italiana del farmaco ha introdotto una ulteriore riduzione generalizzata nella misura del 5% del prezzo al pubblico dei medicinali impiegati o dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale, unitamente all´applicazione dello sconto al produttore dello 0,6% sul prezzo rideterminato, che sostituisce il precedente, a partire dal 1 ottobre 2006. "Comprendiamo bene – sostiene Gradnik – la necessità di ridurre il disavanzo legato alla spesa farmaceutica per il 2006, e contestualmente evitare il cumulo di possibili disavanzi nel 2007. Ma ciò non può e non deve avvenire a scapito di prodotti altamente innovativi quali sono i farmaci biotech, perché si rischia di affossare la ricerca". "Mentre da una parte si continua a sostenere che il nostro Paese ha bisogno di ritrovare slancio e competitività – continua il presidente di Assobiotec - dall´altra l´Aifa interviene indiscriminatamente in campo farmaceutico penalizzando in questo modo anche il settore delle biotecnologie, che ha già dato ampia dimostrazione di giocare un ruolo cruciale nella tutela della salute dei cittadini, costitutendo già oltre il 40% delle nuove autorizzazioni di farmaci. L´auspicio dell´Associazione delle imprese biotecnologiche è che il Governo intenda tutelare l´innovazione già a disposizione sul mercato, evitando – come già prevedeva un ordine del giorno votato all´unanimità dalla Camera lo scorso dicembre – di penalizzare medicinali altamente innovativi, e impiegati per il trattamento di patologie prima incurabili, che per la maggior parte vengono dispensati in ospedale. "Non tenere conto del loro valore intrinseco - conclude Gradnik - significa compromettere un immenso potenziale di ricerca che sta riportando il nostro paese nell´alveo delle nazioni più innovative, visto che con i suoi 30 farmaci biotecnologici in fase di sviluppo clinico vanta risultati superiori persino a quelli della Germania". . |
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