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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Maggio 2009
 
   
  PRESENTATO PROGETTO DI RICONVERSIONE TERMICA PER INERTIZZARE AMIANTO

 
   
   Trieste, 13 maggio 2009 - La Commissione regionale che si occupa delle problematiche legate alla presenza di amianto sul territorio del Friuli Venezia Giulia, presieduta da Mauro Melato, ha presentato ieri a Trieste agli assessori alla Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic e all´Ambiente Vanni Lenna un progetto assolutamente innovativo per inertizzare questa sostanza, rendendola innocua. All´illustrazione del nuovo procedimento hanno assistito rappresentanti dell´Associazione esposti amianto. A rendere inoffensivo l´amianto, le cui fibre provocano asbestosi e mesoteliomi della pleura (moltissimi i casi in particolare nelle aree triestina e monfalconese), sarebbe un processo industriale di riconversione termica. In pratica, sottoposte ad altissime temperature (oltre i mille gradi) le pericolosissime fibre subirebbero una trasformazione chimica in un materiale privo di pericolosità ed anzi addirittura riutilizzabile, con vaste possibilità di impiego. Un brevetto in questo senso è stato presentato da una ditta emiliana. Attualmente invece in Italia l´amianto viene semplicemente smaltito in speciali discariche o spedito in Germania, a costi elevatissimi. In Friuli Venezia Giulia vi è una sola discarica, a Porcia (Pn). E´ attiva da luglio dello scorso anno, ma ancora non opera a pieno regime. In ogni caso non solo le discariche sono destinate a riempirsi, ma seppellire l´amianto non esclude del tutto rischi di contaminazione e quindi equivale a consegnarlo alle generazioni future. E poiché - come è stato ben evidenziato - l´unica fibra di amianto innocua è quella che non respiriamo, la soluzione vera consiste nel distruggerlo. Un impianto termico del tipo presentato oggi necessiterebbe di un investimento di una quindicina di milioni di euro. Smaltire una tonnellata di amianto costa addirittura dieci volte tanto, 150 milioni, e purtroppo questa sostanza è ancora assai diffusa: ad esempio, si stima che in Italia vi siano 2 milioni di metri quadrati di tetti realizzati in cemento-amianto conosciuto come eternit. Giudicando certamente molto interessante quanto illustrato, l´assessore Kosic ha evidenziato come da parte dell´Amministrazione regionale ancora nessuna scelta sia stata compiuta ma si sia in una fase di attenta analisi delle migliori progettualità per individuare la soluzione più idonea a rimuovere questo killer ambientale. Per l´assessore Lenna l´inertizzazione va nella giusta direzione e rientra pienamente nelle linee guida del prossimo Piano regionale dei rifiuti, che prevedono di accrescere la raccolta differenziata e di eliminare progressivamente sia le discariche che gli impianti che emettono sostanze nocive. .  
   
 

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