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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Maggio 2009
 
   
  A POTENZA STUDENTI A CINEMA PER NON “MORIRE DI LAVORO”

 
   
  Potenza, 13 maggio 2009 - Il film “Morire di lavoro” di Daniele Segre è l’ultimo appuntamento della rassegna cinematografica promossa dall’Inail a Potenza (in collaborazione con il Comune di Bella, dove ha sede il Centro di documentazione cinematografica "Pietro Pintus" e che, già da tempo, organizza il Bella Film Festival ), nel cineteatro Don Bosco, che è cominciata lo scorso 22 aprile e si concluderà mercoledì 13 maggio. La mattina (ore 9. 30) le pellicole sono proposte all’attenzione delle scuole medie e superiori della città. In serata la proiezione si rivolge a cittadini e lavoratori. La rassegna dei film in cartellone ha già proposto, nelle scorse settimane, “Thyssenkrupp Blues” di Pietro Balla e Monica Repetto (mercoledì 22 aprile), “ Signorinaeffe“ di Wilma Labate (mercoledì 29 aprile), “Rossomalpelo“ di Pasquale Scimeca (mercoledì 6 maggio). Oltre 2. 500 gli studenti partecipanti. Numero al quale va aggiunto il pubblico serale, costituito da cittadini e lavoratori. “L’inail – spiega Ornella Travaglini, responsabile del processo prevenzione dell’Inail di Potenza e curatrice dell’iniziativa, con la supervisione del direttore di sede, Grazia Memmolo - ha tra i suoi compiti istituzionali anche quello di diffondere nei vari strati della società la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. E’ la prima volta che la sede provinciale Inail, che ha recepito in pieno il dettato del legislatore in merito alla sicurezza sul lavoro, promuove iniziative atte a sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto i giovani su questi temi. In particolare sulla lotta alla piaga sociale degli infortuni sul lavoro”. Una tragedia, spiega Travaglini, che “in base ai dati statistici riguarda soprattutto i giovani lavoratori”. Di qui la necessità di “intervenire quanto più precocemente possibile affinché il cittadino/lavoratore acquisisca per tempo atteggiamenti e comportamenti idonei a prevenire gli incidenti”. Ecco perché l’Inail di Potenza ha deciso di rivolgersi in primo luogo ai ragazzi delle scuole medie e superiori: “affinché possano apprendere e fare loro una mentalità nuova che sconfigga il flagello degli infortuni sul lavoro. Lo slogan che ha accompagnato la nostra rassegna cinematografica è “Di lavoro. Si vive”. Dunque la sicurezza “va indossata come un vestito”. Deve diventare “un’abitudine, una barriera di protezione contro i rischi insiti in ogni attività lavorativa”. In una situazione nella quale le “morti bianche” si moltiplicano nonostante “l’Italia sia dotata di una legislazione particolarmente rigorosa in materia di sicurezza sul lavoro: ma tutti sappiamo che non basta una legge, per quanto attenta e severa, a scongiurare il pericolo”. C’è bisogno, dunque, di rispetto delle regole. Ma anche di consapevolezza dei rischio e di comportamenti corretti. Per questo è fondamentale, secondo l’Inail, che “il concetto di sicurezza passi attraverso l’educazione delle nuove generazioni”. Una rassegna cinematografica, come quella proposta in queste settimane, può aiutare a far passare il messaggio in tal senso. Al termine di ogni rappresentazione il personale dell’Inail si è reso disponibile a rispondere agli interrogativi posti dai ragazzi e dagli insegnanti sui temi della sicurezza suggeriti dalla proiezione. A tutti gli studenti è stato anche distribuito un "kit" contenente opuscoli informativi e gadgets. .  
   
 

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