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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Maggio 2009 |
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AGRICOLTURA – GALAN: LA REGIONE A FIANCO DEI SUOI PRODUTTORI DI LATTE
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Venezia - “L’appoggio della Regione alla vostra battaglia è scontato: se la nostra agricoltura va a rotoli, vanno a rotoli anche cultura, tradizioni e produzione”. E’ stato un appoggio totale quello dato oggi dal presidente del Veneto Giancarlo Galan alle istanze presentate da una folta delegazione di imprenditori agricoli della Coldiretti con le loro famiglie, guidata dal presidente regionale Giorgio Piazza, giunta in barca fino a Palazzo Balbi per illustrare motivazioni e contenuti della mobilitazione a favore della rintracciabilità, riconoscibilità e remuneratività del latte nostrano. Accanto a Galan c’erano anche il vicepresidente della Giunta e assessore all’agricoltura Franco Manzato e l’assessore alla tutela dei consumatori Elena Donazzan, mentre a salutare la manifestazione ed esprimere la loro solidarietà erano sull’imbarcadero del Palazzo anche l’assessore al Bilancio Isi Coppola, quello alla sanità Sandro Sandri e l’assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi. Le motivazioni della giornata di mobilitazione di ieri stanno nei numeri: su ogni euro che il consumatore spende in latte fresco, solo 21 centesimi arrivano al produttore, 24 restano alla trasformazione e il 55 per cento alla distribuzione; quasi tutto il latte Uht proviene dall’estero; una mozzarella su due non ha origini nazionali; il Veneto produce 11 milioni e mezzo di quintali e ne importa 13 milioni, dei quali 6 milioni e mezzo di cagliate semilavorate. Per evidenziare il problema, oggi la Coldiretti ha distribuito direttamente ai cittadini latte fresco a 50 centesimi al litro, con un guadagno quasi doppio per il produttore e una spesa più che dimezzata per il consumatore. “Non ce la facciamo più – ha sintetizzato Piazza – e in assenza di interventi concreti produrre ci costa più di quel che guadagniamo mentre siamo inondati di latte estero”. Il presidente di Coldiretti Veneto ha chiesto il sostegno della Regione su tre fronti: rendere pubblici i dati sull’importazione, finora “secretati”; aumentare i controlli; sostenere il progetto di legge nazionale che evidenzia l’origine della materia prima, anche nei prodotti trasformati, e il supporto all’apertura di 20 mila punti vendita autogestiti. Sostegno pieno del Veneto su tutto il fronte da parte di Galan e della Giunta veneta: “è sconcertante che solo il 21 per cento del valore resti a chi lo produce – ha affermato il presidente della Regione – e la tracciabilità con la conoscenza della provenienza è un diritto sacrosanto del consumatore, che lo rende davvero libero di scegliere perché sa cosa acquista. E personalmente sono certo che sceglierà il prodotto giusto”. Dal canto suo il vicepresidente Manzato ha ribadito che la linea politica della Regione è quella di assicurare reddito all’impresa, cosa che consente investimenti e si riflette sul territorio. “Opereremo per portare almeno al 10 per cento la quota dei controlli sulle partite importate – ha aggiunto – che oggi è al di sotto dell’1 per cento. Ci faremo anche parte attiva per desecretare i dati sull’import. Per sostenere il sistema stiamo operando pure in altre direzioni: abbiamo approvato il disegno di legge anticrisi nel settore primario e proporremo al partenariato economico e sociale l’attivazione di azioni specifiche nel settore lattiero caseario”. Queste riguardano la predisposizione del disciplinare di produzione per il latte alimentare di qualità; l’utilizzo del logo ombrello per la promozione dei prodotti veneti che seguono percorsi di qualità certificata; sostegno alla proposta ministeriale per l’erogazione di 20 euro a tonnellata ai produttori che producono latte di qualità; misure di accompagnamento della ristrutturazione del settore lattiero caseario anche nell’ambito del Psr; monitoraggio e coordinamento della attività e degli enti preposti al controllo sanitario e di qualità dei flussi di latte e prodotti lattiero caseari importati in Veneto”. L’assessore Donazzan ha infine ricordato che la Regione del Veneto ha di fatto già recepito numerosi punti del progetto Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana e che è pronta a muoversi per rafforzare la propria azione. . |
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