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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Maggio 2009
 
   
  BOLZANO: ASSEGNATO A DIECI AZIENDE ALTOATESINE IL CONTRASSEGNO "ESENTE DA OGM"

 
   
  Dieci aziende altoatesine mercoledì 13 maggio presso la sede della Federazione Latterie a Bolzano sono state insignite dagli assessori provinciali Hans Berger e Michl Laimer, con il contrassegno provinciale "esente da Ogm". Più opportunità per l´economia locale e più sicurezza per i consumatori. Sono ormai centinaia i prodotti altoatesini che si fregiano del contrassegno provinciale "non geneticamente modificato"; l´elenco completo dei prodotti e dei loro produttori è pubblicato e consultabile sulla pagina web dell´Agenzia provinciale per l´ambiente Appa (http://www. Provincia. Bz. It/agenzia-ambiente/alimenti. Asp ), dove sono reperibili ulteriori informazioni anche sui criteri ed i presupposti necessari per ottenere la certificazione. È dal 2001 che è possibile fare richiesta di contrassegnare i prodotti geneticamente non modificati con un apposito marchio introdotto con legge provinciale n. 1/2001, la prima del genere in Europa, come hanno posto in evidenza con orgoglio gli assessori provinciali Hans Berger (agricoltura) e Michl Laimer (ambiente) in occasione della premiazione odierna ricordando come il primo comparto ad attivarsi in questo ambito sia stato quello lattiero-caseario. La certificazione si riferisce ad alimenti, mangimi, sementi, piante e concimi esenti da organismi geneticamenti modificati. Le domande di rilascio del marchio vengono valutate dal Comitato per i prodotti geneticamente non modificati, che è stato rinominato all´avvio della nuova legislatura. Dalla sua nomina ha già esaminato ed accolto alcune richieste; oggi la consegna dei certificati, con validità di tre anni, alle prime dieci aziende. La Provincia di Bolzano è fra le 45 regioni che a livello comunitario si battono per non consentire l´utilizzo di organismi geneticamente modificati in agricoltura. In via transitoria la legge provinciale ne prevede il divieto, ma gli organismi europei non prevedono divieti. L´italia ha predisposto un documento che prevede la coesistenza di organismi biologici e geneticamente modificati; la normativa però, non è ancora stata inoltrata a Bruxelles. Come ha evidenziato l´assessore Berger, che segue la problematica sia a livello nazionale che comunitario, è importante per l´Alto Adige mantenere intatta la sua varietà naturalistica; con il contrassegno "non geneticamente modificato" per i prodotti agricoli oltre a garantire sicurezza ai consumatori si crea una nicchia di mercato di rilievo per l´economia locale. A tal riguardo l´assessore Laimer ha aggiunto che il futuro per l´economia locale sono proprio queste filiere controllabili a livello regionale. Come hanno evidenziato entrambi gli assessori sarà importante introdurre una forma unitaria per il contrassegno affinché sia più visibile e riconoscibile da parte dei consumatori. Attualmente sono in fase di trattazione alcune richieste di aziende produttrici di uova all´aperto e di mangimi come ha comunicato Luca D´ambrosio, direttore del Laboratorio analisi alimenti dell´Appa. Una novità per i requisiti previsti per il rilascio del contrassegno "non geneticamente modificato", come ha ricordato D´ambrosio, è che anche agli additivi e gli enzimi ecc. Impiegati dalle aziende richiedenti nella produzione dei prodotti devono essere certificati "non geneticamente modificati". .  
   
 

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