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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Maggio 2009
 
   
  ELEZIONI EUROPEE2009,: IERI, OGGI E DOMANI? TANTE LEGGI ELETTORALI DIVERSE MA PRINCIPI DI BASE COMUNI.

 
   
  Bruxelles, 14 maggio 2009 - La prima settimana di Giugno si votano i 736 membri del nuovo Parlamento Europeo che rappresenteranno quasi 500 milioni di persone. Un suffragio universale con regole diverse nei vari stati ma con dei principi generali in comune. Storia e funzionamento dell´unico organo dell´Unione Europea eletto direttamente dai cittadini. Per il futuro si parla già di liste europee. Ieri. 1957: I primi sei paesi membri (Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo) si riuniscono in un´assemblea per redigere una procedura uniforme che regoli le elezioni europee. Il tentativo è destinato a fallire, lasciando il campo ai diversi regolamenti nazionali. 1976: I nove Paesi membri (si sono aggiunti Irlanda, Regno Unito e Danimarca) raggiungono un accordo con l´Atto Elettorale. Con esso viene sancito che gli eurodeputati saranno eletti per cinque anni, che le elezioni devono tenersi nella stessa settimana (tra il giovedì e la domenica) in tutti i Paesi membri e che lo spoglio dei voti non dovrà iniziare finché i seggi elettorali non saranno chiusi in tutta Europa. Inoltre viene specificato che i parlamentari europei non potranno ricoprire contemporaneamente altre cariche politiche nazionali o comunitarie. 1993: Il Trattato di Maastricht introduce ufficialmente la nozione di cittadinanza europea, grazie alla quale un cittadino di uno Stato membro può votare oppure candidarsi anche in un altro Paese comunitario. 1997: Il Trattato di Amsterdam (in vigore dal 1999) porta ad una serie di "principi comuni" riguardanti le elezioni dei Meps. Si tratta del primo passo del dialogo tra Parlamento Europeo e Consiglio dei Ministri che porterà ad una nuova versione dell´originale Atto Elettorale nel 2002. Oggi. Tutti gli eurodeputati sono eletti a suffragio universale in libere elezioni svoltesi con votazione segreta in conformità a un sistema elettivo proporzionale. Ogni Paese può essere diviso in circoscrizione interne. È il caso di Italia, Francia, Regno Unito, Irlanda e Belgio. I Paesi membri possono imporre degli sbarramenti alle liste per essere rappresentate al Parlamento Europeo. La soglia non può essere superiore al 5 per cento. L´italia ha stabilito uno sbarramento del 4%. Il mandato è personale: "Non possono essere costretti da alcuna imposizione e godono di libertà di mandato" [Art. 6]. Dal 2004 la carica di europarlamentare è incompatibile con quella di altre cariche politiche nazionali. E Domani? Secondo l´eurodeputato Jo Leinen (Pes/de) presidente della commissione Affari Costituzionali, qualche europarlamentare dovrebbe essere eletto "attraverso liste più propriamente europee. Competere per questi mandati sarebbe un grosso incentivo per i partiti politici per sviluppare un programma di ampio respiro all´interno dei cinque anni di legislatura ed avere finalmente una campagna politica di stampo europeo". La commissione parlamentare Affari Costituzionali ha iniziato a lavorare su una proposta di riforma dell´Atto Elettorale che miri a regole più coerenti all´interno dell´Unione e renda il processo elettorale maggiormente focalizzato su tematiche europee. Sarà il nuovo Parlamento Europeo a dover decidere se portare avanti la proposta, avanzata dall´eurodeputato liberale Andrew Duff. .  
   
 

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