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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Maggio 2009
 
   
  CONFERENZA: IL MONDO DOPO LA CRISI SCENARI GEOPOLITICI PER IL FUTURO PROSSIMO SABATO 16 MAGGIO 2009, ORE 14.30 – CENTRO SAN FEDELE, PIAZZA SAN FEDELE 4, MILANO

 
   
   Storicamente, tutte le periodiche crisi di sovrapproduzione nel mondo industriale-capitalista hanno comportato, a livello geopolitico, importanti mutamenti nelle gerarchie di potenza e nel sistema delle relazioni internazionali. La crisi del 1873, che segnò l´avvio della seconda rivoluzione industriale, fu anche foriera dell´ascesa di Germania e Usa al rango di massime potenze mondiali. La crisi del 1929 mandò in frantumi il sistema finanziario a guida anglosassone, dando libertà d´azione all´Italia fascista, permettendo all´Urss di Stalin di co lmare il gap con i paesi industriali più avanzati, favorendo infine l´affermazione di Hitler ed il repentino ritorno alla superiorità militare nel continente per la Germania. In qualche modo, la crisi del 1873 spianò la strada alla Grande Guerra, e quella del 1929 alla Seconda Guerra Mondiale. La crisi del 2008 – i cui effetti, anche a livello economico, stiamo appena cominciando a percepire – farà eccezione? Oppure confermerà la regola, sconvolgendo gli equilibri internazionali, favorendo l´ascesa di nuove potenze e mettendo in crisi alcune delle vecchie? Molti analisti prevedono che la crisi del 2008 – che, significativamente, trova le proprie cause e la propria origine negli Usa – comporterà la fine dell´ambizione unipolarista di Washington, una maggiore autonomia degli Stati europei e soprattutto l´accelerata ascesa della Cina nel contesto d´un mondo pienamente multipolare. Ma non mancano, seppur minoritarie , le voci di chi vorrebbe effetti diversi se non opposti a questi. E numerosissime sono le questioni collaterali che ci si può porre: la saldezza dell´Unione Europea in questo momento critico e d´interessi parzialmente divergenti tra i suoi membri; la solidità del legame transatlantico; il futuro dei regimi arabi di fronte al calo del prezzo del petrolio ed all´indebolimento del protettore statunitense; e così via. La rivista “Eurasia” ha deciso di discutere questo tema con l´analista che, a livello mondiale, ha formulato l´ipotesi probabilmente più originale e sconvolgente: Igor Nikolaevič Panarin, politologo russo membro dell´Accademia delle Scienze Militari e docente presso l´Accademia Diplomatica del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa. Nel 1998, con un decennio d´anticipo, predisse la crisi economico-finanziaria degli Usa, ma lo scenario successivo da lui allora descritto e continuamente confermato negli anni successivi è quello di un vero e proprio collasso e disgregazione della federazione nordamericana, in maniera analoga a quanto accaduto all´Urss. A discutere di questa tesi assieme al suo autore, Igor Panarin, vi saranno Tiberio Graziani (direttore di “Eurasia”), Aldo Braccio (redattore di “Eurasia”) e Elena Buldakova (caporedattrice del periodico “Naša Gazeta”, ex assistente della Presidenza della Repubblica del Kirghizistan). Nel corso della conferenza sarà presentato anche l´ultimo numero pubblicato della rivista “Eurasia”, dedicato alla Nato. .  
   
 

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