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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  ANCHE ITEA S.P.A. PER L’ABRUZZO: PRIMI SOPRALLUOGHI, CONTROLLI DI AGIBILITÀ E LE NUOVE CASE IN LEGNO TRASFERTE IN PROGRAMMA PER I PROSSIMI MESI ESTIVI

 
   
  Trento, 18 maggio 2009 - Il 3 maggio la partenza del primo gruppo formato dai tecnici Itea e dal personale extra/provinciale. Paganica e Navelli le prime tappe di destinazione dei volontari. Focus dei prossimi interventi sarà l’attività progettuale sulle aree destinate alla costruzione delle case in legno. Sono trascorsi solo pochi giorni dalla prima trasferta dei tecnici Itea in Abruzzo, che hanno dimostrato fin dall’inizio una immediata integrazione nella macchina operativa della Protezione Civile trentina, proseguendo il lavoro già avviato dalla struttura nell’attività di controllo statico e di sopralluogo nelle aree interessate dal sisma. Paganica e Navelli i paesi di destinazione dei 24 volontari, composti da architetti e ingegneri dei vari enti pubblici e privati trentini, tra cui Itea S. P. A. , Provincia autonoma di Trento, Università, Apss e liberi professionisti locali. In questa settimana di permanenza in Abruzzo – la prima per i tecnici Itea – si è dato priorità alla prosecuzione della campagna di verifica dell’agibilità degli edifici di questi due piccoli centri (Paganica conta 7. 000 abitanti e Navelli 700) poco distanti da L’aquila, rispettivamente 7 km e 34 km. In particolare, si è proseguito nelle operazioni di rilievo a Paganica e si è iniziata ex novo l’attività nel comune di Navelli. Tutte le attività sono state precedute da un corso di formazione sulla metodologia standard da seguire nella compilazione delle schede relative ai controlli di agibilità, in modo da assicurare un’omogeneità di trattamento dati da parte di tutti i tecnici. La seconda missione, attualmente in corso, vede invece l’affiancamento delle sopraccitate tipologie di intervento con attività progettuali sulle aree destinate alla costruzione delle prime case in legno messe a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento. Coordinate dalla Protezione Civile trentina, in raccordo con i centri operativi misti dislocati sul territorio, le nove squadre hanno svolto i controlli ispettivi nelle sedi di destinazione compiendo circa un sopralluogo all’ora. Qualche squadra è stata impiegata anche come supporto tecnico ai vigili per le valutazioni di interventi di messa in sicurezza. Le informazioni sono state, inoltre, trasferite e raccolte anche dai geologi provinciali per le rilevazioni delle faglie formatisi nelle aree dei comuni e nelle località adiacenti. Nei numerosi casi visionati, soprattutto di edifici recenti, si è riscontrato spesso che l’inagibilità dell’edificio non è legata a fattori strutturali, ma al venir meno di elementi secondari, quali tamponamenti e tramezze. Tale aspetto pone evidentemente l’attenzione su un modo di costruire che in questo caso esplicita drammaticamente la sua fragilità. Ottimo il rapporto con il team organizzativo, laddove i vigili volontari – coordinati dal corpo permanente dei Vvf - sanno dare risposta con prontezza ed efficacia alle richieste della popolazione e dei tecnici, per quanto riguarda la messa in sicurezza di strade ed edifici, evidenziando ancora una volta l’elevato livello e la grande capacità operativa e professionale dell’”intera-macchina”. I prossimi passi dovranno puntare ad un’ottimizzazione della programmazione: proseguirà il coordinamento tra i volontari - tecnici e non - presenti nella regione e l’elaborazione di piani sistematici di intervento secondo le diverse priorità e urgenze rilevate sul territorio abruzzese. .  
   
 

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