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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  TRENTO: CONSORZIO LAVORO AMBIENTE IN ASSEMBLEA TIENE IL FATTURATO DELLE COOPERATIVE DI LAVORO

 
   
  Trento, 18 maggio 2009 - La regolamentazione degli appalti è stato il tema centrale su cui si sono confrontate le 53 cooperative di produzione, lavoro e servizi, socie di Consorzio Lavoro Ambiente (Cla) riunite il 15 maggio in assemblea. Positivo il bilancio di un settore che resiste bene di fronte alla crisi. Una realtà che da’ lavoro a tremila persone (di cui mille soci lavoratori) per un giro di affari di 240 milioni di euro Come garantire qualità e tutela dei lavoratori e, allo stesso tempo, essere in grado di presentare l’offerta migliore in sede di appalto? Se lo chiedono le 53 cooperative di lavoro e servizi socie di Cla, riunite stamani in assemblea nella sede in Lungadige S. Nicolò, che si trovano a doversi confrontare in sede di appalto con criteri che finiscono sempre più spesso col privilegiare forme di offerta al massimo ribasso. E per un’impresa che offre servizi quasi mai questo è sinonimo di qualità. C’è chi auspica maggiori controlli e chi chiede che venga privilegiata la territorialità delle imprese. A raccogliere i diversi suggerimenti l’assessore provinciale alla cooperazione che ha esortato le cooperative a elaborare delle proposte concrete da presentare al Tavolo unico dell’economia. Nonostante tutto, però, il settore riesce a tenere testa alla crisi al punto che il direttore di Cla Melchiorre Lino Orler ha definito il risultato 2008 presentato ai soci come uno dei migliori mai raggiunti. Le cooperative che aderiscono al consorzio sviluppano un giro di affari di 240 milioni di euro l’anno e danno lavoro a tremila persone, di cui mille soci lavoratori. Il Consorzio Lavoro Ambiente fornisce loro servizi di qualità ed è impegnato in numerosi progetti di sistema. Il valore della produzione ha raggiunto i 45 milioni 466 mila euro. I collaboratori sono 177, di cui 16 a tempo determinato. Le ore di formazione riservate al personale sono state 2024. L’utile è stato di 855 mila euro. Il patrimonio sfiora i 13 milioni di euro. La congiuntura economica negativa fa emergere una delle caratteristiche della cooperazione di produzione e lavoro, che, come ha ricordato il presidente Renzo Cescato, “è quella di metter in campo tutti gli strumenti per garantire il posto di lavoro dei lavoratori, soci e non, e, nel caso fosse in gioco la sopravvivenza dell’impresa, avere la condivisione dei soci in merito alle misure di ricollocazione dei lavoratori”. La crisi non ha colpito forte, ma non va comunque sottovalutata. Deve anzi diventare un’occasione di riflessione secondo il direttore della Federazione Trentina della Cooperazione Carlo Dellasega. “Tra le cause della crisi c’è il passaggio dal libero mercato al mercato dell’avidità – ha detto – dobbiamo quindi ricordarci che la vera ricchezza è il lavoro”. Molte le novità che hanno coinvolto Cla nel 2008 e che hanno avuto eco anche a livello nazionale. Come la casa in legno antisismica, realizzata dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il Cnr, di cui si è parlato molto nei giorni scorsi, complice il terribile sisma che ha colpito l’Abruzzo. Per promuoverla e commercializzarne il brevetto e le tecnologie Cla ha fondato, con altre aziende artigiane ed industriali del Trentino, Sofieveritas. Soddisfazione anche per l’esito dell’assistenza alle persone anziane per il passaggio al digitale terrestre fornito dalle cooperative di Cla. “Si tratta di un’esperienza qualificante – ha detto il direttore Orler – che è monitorata con attenzione anche a livello nazionale”. Sempre dallo scorso anno Cla è socio fondatore di Cooperjob, società impegnata nell’affidamento di lavoro interinale al mondo della Cooperazione Trentina e non solo. E’ il risultato della partnership promossa da soggetti cooperativi della Valle d’Aosta, del Friuli, e delle province di Bolzano e Trento. “Dei servizi proposti con le nostre cooperative viene apprezzata soprattutto la qualità e l’organizzazione – ha spiegato il presidente Cescato – Come nel caso dello studentato di San Bartolameo a Trento: dopo il primo anno di gestione da parte di Consorzio Formazione Cultura Servizi (Fcs), l’Opera Universitaria ha ritenuto di coinvolgerci anche nella gestione della parte di struttura di sua proprietà. Un notevole lavoro – ha aggiunto - è stato compiuto con il Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale e con le cooperative socie per adeguare l’organizzazione del Progettone alle mutate caratteristiche del personale affidato e alle diverse opportunità di impiego”. .  
   
 

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