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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  CASA, CERSOSIMO: “VOGLIAMO GLI SGRAVI PER L’ADEGUAMENTO ANTISISMICO E NUOVE ASSUNZIONI”

 
   
  Reggio Calabria, 18 maggio 2009 - “La Regione Calabria non darà mai l’intesa a questa proposta del Governo sulla semplificazione delle procedure edilizie, perché essa non guarda ai bisogni reali delle famiglie, alle quali serve lo sgravio fiscale del 55% per mettersi in regola con le norme antisismiche”. Così il vicepresidente Domenico Cersosimo il 14 maggio sera ha bocciato l’ipotesi di accordo in Conferenza unificata Stato-regioni-autonomie Locali su un testo che non garantisce la sicurezza, i controlli, il rispetto della valutazione di impatto ambientale e neppure incentiva la messa a norma antisismica proprio in quelle regioni che sono a rischio terremoto e che dopo la tragedia dell’Abruzzo devono obbligatoriamente rispettare tutti i nuovi parametri strutturali per costruire e ristrutturare abitazioni ed edifici pubblici. “Insomma - ha detto Cersosimo - questo è un provvedimento solo ragionieristico e propagandistico, che non raccoglie la sensibilità e la disponibilità emersa con forza nel paese dopo il terremoto in Abruzzo: qualificare e rendere sicure case, scuole, ospedali, uffici, fabbriche. Anzi si continua a confondere l’opinione pubblica, quando il presidente del Consiglio annuncia per l’ennesima volta l’approvazione di una legge che permetterà l’aumento delle cubature del 20%. Infatti, il testo governativo è solo sulla sburocratizzazione delle pratiche edilizie ed ambientali, mentre per l’ampliamento delle volumetrie delle case la competenza è esclusivamente regionale e saremo noi a fare l’apposita legge”. “Sottolineo che in Conferenza Unificata - ha aggiunto il vicepresidente Cersosimo - il no al Governo all’intesa sulla bozza di decreto legge è stato totalmente unitario. Un no duro di tutte le Regione anche per la cancellazione nei fatti della valutazione ambientale strategica delle opere. Non si può accettare che i conti e le responsabilità dello Stato siano scaricate sulle Regioni e sui cittadini. Serve una norma fatta bene, attenta a coniugare la sicurezza con gli incentivi anche per la ripresa economica. Per l’adeguamento antisismico servono sia gli sgravi fiscali alle famiglie, sia i contributi aggiuntivi agli Enti territoriali per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, che le assunzioni di personale tecnico in grado di fare le istruttorie ed i controlli proprio per evitare che la semplificazione si tramuti in un’elusione della norma”. Su questo ultimo punto il vicepresidente della Regione è stato inflessibile: “tutti i Comuni della Calabria sono a rischio sismico e con l’entrata in vigore della nuova legge hanno bisogno di assumere diverse centinaia di tecnici specializzati per il controllo preventivo e successivo di tutte le domande per le licenze edilizie, altrimenti c’è il rischio che nel progetto si scrive una cosa e poi in cantiere se ne faccia un’altra, magari costruendo con materiali scadenti al posto di quelli che garantiscono la sicurezza e la vita dei cittadini”. .  
   
 

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