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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  PORTI NORD ADRIATICI, PIÙ ATTENZIONE DA BAVIERA

 
   
  Monaco di Baviera, 18 maggio 2009 - "Il Governo della Baviera guarda con estremo favore ed interesse al potenziamento dei servizi marittimi del Nord Adriatico, all´insegna della sinergia tra i porti di Trieste, Capodistria e Fiume, che registriamo come uno sviluppo assolutamente unico". La "via adriatica" tra il sistema industriale bavarese ed i mercati asiatici, un collegamento transalpino economico, ecocompatibile, semplice e sicuro per le merci ´made in Bayern´", ha infatti confermato 14 maggio a Monaco il sottosegretario bavarese all´Economia ed alle Infrastrutture, Katja Hessel, all´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi rappresenta un´esigenza molto avvertita dal mondo imprenditoriale della Germania meridionale. Per questo motivo, su specifica richiesta del Governo della Baviera, Riccardi ed Hessel hanno concordato per il prossimo anno la visita di una delegazione ufficiale bavarese - "politica" ed economica - a Trieste ed in Friuli Venezia Giulia, per proseguire ed approfondire "la nostra reciproca collaborazione", ha indicato il sottosegretario. Dunque il filone conduttore per lo sviluppo della "piattaforma logistica Fvg" è quello dell´integrazione e con questo obiettivo il sistema logistico del Friuli Venezia Giulia, nel suo complesso, si è illustrato a "Trasport Logistic", la più importante manifestazione mondiale (assieme a quella di Shanghai) dedicata al mondo del trasporto merci che con circa 1. 800 espositori provenienti da 55 Paesi di tutti i continenti è aperta in questi giorni al quartiere fieristico di Monaco di Baviera. Un´alleanza, quella tra i porti di Trieste, e dell´intero Friuli Venezia Giulia, e gli scali di Capodistria/slovenia e Fiume/croazia, presentata oggi dai presidenti Claudio Boniciolli, Robert Casar e Bojan Hlaca, che l´assessore regionale segnala come strategica e rilevante, premessa per una nuova competitività "senza confini" dell´Adriatico settentrionale. In questa proiezione, è stato anche ricordato, che non potrà non interessare gli scali più occidentali di Ravenna e Venezia, assume un significato rilevante la richiesta di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia di inserire nel parco-progetti Ten di trasporto transeuropeo anche il Corridoio ferroviario Baltico-adriatico, il cosiddetto Ba-net, dal porto polacco di Gdansk sino a Trieste, Venezia e Bologna, via Varsavia, Brno, Vienna e Graz, già portato all´attenzione del vicepresidente Ue Antonio Tajani. Prima di tutto, però, deve crescere l´integrazione "interna" al Friuli Venezia Giulia, che oggi articola la sua offerta logistica su porti, retroporti, interporti e società e strutture di gestione della logistica di chiaro interesse internazionale ma che debbono lavorare per rendere questo sistema sempre più coeso. Un sistema che si gioverà del recente riconoscimento da parte dello Stato al Friuli Venezia Giulia di nuove competenze sul demanio marittimo che, di conseguenza, guidano i due porti di Monfalcone e Porto Nogaro sotto la regia della Regione. La Regione dunque "lavora" in quest´ottica di integrazione tra Monfalcone e Porto Nogaro con Trieste e non per "escludere qualcuno" e la manifestazione di Monaco di Baviera, accanto al palese interesse espresso dalla Baviera conferma questo modello di cooperazione altoadriatica, che per competere a livello globale necessariamente deve allargarsi verso gli scali, ad Ovest, di Veneto ed Emilia-romagna e, ad Est, verso Capodistria e Fiume. Insomma, dalla "Trasport Logistic" di Monaco il messaggio è chiaro, come è emerso dagli interventi dell´odierna tavola rotonda su "porti e logistica Fvg preparati alla ripresa", con la presenza - accanto all´assessore Riccardi ed al sottosegretario Hessel - del console generale d´Italia Adriano Chiodi Cianfarani, della presidente della locale Camera di commercio italiana Anna Maria Andretta, di Claudio Boniciolli, dell´ad di Alpe Adria Antonio Gurrieri e del direttore di Sdag Gorizia, Bruno Podbersig: nel Nord Adriatico non è più il tempo degli antagonismi sfrenati ma è giunta l´ora del "fare sistema", della cooperazione interregionale e transnazionale, avendo come unico obiettivo il mercato globale. .  
   
 

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