Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  SALUTE: CURE ALL´ESTERO, IPOTESI GORIZIA COME RIFERIMENTO

 
   
  Gorizia, 18 maggio 2009 - La Regione Friuli Venezia Giulia candida la città di Gorizia quale sede del ´Punto di contatto nazionale´ per le informazioni ai cittadini sulle opportunità di assistenza sanitaria all´estero, che stanno per essere regolamentate da una direttiva all´esame della Commissione europea. La proposta è stata formulata il 15 maggio al ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, dall´assessore a Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, intervenuto a nome del presidente della Regione, Renzo Tondo, alla conferenza internazionale "Confini e salute pubblica" svoltasi nel capoluogo isontino. L´ipotesi, avanzata in pieno accordo con il sindaco Ettore Romoli, prevede inoltre che Gorizia, porta dei Balcani, in virtù della sua dotazione tecnologica e della capacità di interpretariato in 21 diverse lingue, ospiti anche le riunioni del Comitato europeo che avrà il compito di applicare la nuova direttiva. Il provvedimento, in fase di perfezionamento, intende offrire a tutti i cittadini dell´Europa a 27 la possibilità di curarsi anche all´estero, purché nell´ambito della Ue, ad esempio nel caso in cui nel Paese di provenienza non vi siano servizi e attrezzature adeguati. In questi casi, il sistema sanitario del Paese di origine rimborserebbe il costo delle prestazioni, secondo il proprio tariffario, mentre l´eventuale differenza di costo rimarrebbe a carico del paziente. Se questa direttiva andrà di certo ad introdurre chiari vantaggi, definendo un autentico diritto europeo alla salute attraverso il diritto al rimborso di qualunque prestazione (oggi ad esempio l´Italia lo garantisce esclusivamente per urgenze o per alcuni trapianti) non mancano, secondo la Regione Friuli Venzia Giulia, alcune possibili criticità, come ha evidenziato l´assessore Kosic. In primo luogo, infatti, la direttiva non prevede, al momento, un fondo di solidarietà, a integrazione della parte del costo non coperta dal rimborso. Ciò andrebbe a limitare la possibilità di movimento dei pazienti meno abbienti. Parallelamente la possibilità di indirizzare propri cittadini all´estero potrebbe rallentare l´ammodernamento tecnologico di talune realtà, che non sarebbero stimolate ad adeguare verso l´altro le proprie prestazioni. Non solo. Ne potrebbero risentire in termini negativi anche i sistemi sanitari delle regioni più avanzate, probabilmente soggetti, per la loro capacità attrattiva, a pressioni eccessive e difficili da sostenere sia per il numero delle richiesta che per le difficoltà ad ottenere il pagamento delle prestazioni o a conteggiare la differenza fra rimborsi e costi effettivi. Da qui la proposta della Regione Friuli Venezia Giulia di introdurre il "Fondo di solidarietà" che vada a beneficiare delle risorse dei fondi strutturali europei. Inoltre, attraverso un "Progetto-studio" Interreg Italia-slovenia si potrebbero analizzare in modo dettagliato le problematiche legate all´introduzione della sanità transfrontaliera. .  
   
 

<<BACK