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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  LAVORO: PIUŽ OCCUPAZIONE ATTRAVERSO LA CULTURA DŽIMPRESA

 
   
  Trieste, 18 maggio 2009 - Le problematiche relative allŽinserimento lavorativo dei giovani sono state oggi al centro di un convegno che si è svolto il 15 maggio a Udine. Nel corso dellŽincontro sul progetto Fixo (Formazione e Innovazione per lŽoccupazione) - promosso e sostenuto dal Ministero del Lavoro e organizzato dalla Facoltà di economia dellŽateneo friulano - lŽassessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, ha analizzato le tematiche trattate, presentando nel contempo le possibili soluzioni. Confermato il gap tra domanda e offerta sul mercato del lavoro, i dati relativi al 2008 parlano di 1600 assunti dal settore privato nel Friuli Venezia Giulia, quando nei soli due atenei regionali nel corso dello stesso anno hanno portato a termine gli studi 4mila studenti. Dove o meglio come troveranno un posto di lavoro tutti gli altri? Secondo Rosolen, per agevolare lŽinserimento lavorativo dei giovani occorre far crescere il potenziale occupazionale delle imprese, in particolare di quelle piccole e medie che stentano ad assumere i laureati per il carattere troppo teorico della loro formazione e per il rifiuto generico del lavoro manuale. Tale criticità è da attribuire anche agli studenti ed alle Università che stenterebbero a raccordarsi organicamente con il mondo del lavoro. Il problema, quindi, secondo lŽassessore si potrebbe risolvere con una maggiore diffusione della cultura imprenditoriale, del lavoro, della ricerca (incrementando il numero degli stages e dei tirocini programmati in Italia e allŽestero) e dellŽinnovazione. Sarebbe inoltre opportuno prendere in considerazione anche lo strumento del lavoro accessorio, che permette agli studenti di svolgere unŽattività (lavori domestici e stagionali vari, insegnamento privato, no profit, vendita ambulante) in maniera legale e retribuita nei periodi di sospensione delle attività didattiche. In conclusione, Rosolen ha proposto allŽUniversità di Udine di organizzare dei piccoli seminari, attraverso i quali illustrare agli studenti il concreto funzionamento del meccanismo della nuova tipologia di lavoro, basato sui voucher. .  
   
 

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