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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  GRANDI "RETI" OPPORTUNITÀ PER IL SISTEMA FVG

 
   
  Trieste, 18 maggio 2009 - Affinché il Friuli Venezia Giulia non sia solo un territorio "attraversato" dalle grandi direttrici di trasporto ma che tale concentrazione di corridoi viari sia anche generatore di opportunità per il sistema socio-economico regionale. E´ stata questa la "traccia", il 16 maggio ad Udine, dell´intervento dell´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi al convegno "I trasporti in Fvg nella prospettiva dell´infrastruttura unica europea" che i dieci Rotary Club della provincia friulana hanno promosso in occasione del conferimento a Francesco Parisi (presidente della casa di spedizioni internazionali "Francesco Parisi spa", nata a Trieste nel 1807) del Premio Rotary "Obiettivo Europa". Se, infatti, il territorio regionale si trova al centro di iniziative infrastrutturali di livello paneuropeo (pertanto non solo a scala Ue) quali il Corridoio ferroviario ad alta velocità/alta capacità dalla penisola iberica verso Ucraina e Russia, l´adeguamento della A4 (una partita complessiva da 2 miliardi di euro) in connessione con le autostrade slovene ed ungheresi, lo sviluppo della piattaforma multimodale Fvg (parte integrante di uno spazio logistico di tutto l´Alto Adriatico), occorre però che queste "scelte" vengano a potenziare anche la competitività del tessuto regionale e di quelli a valenza locale, affinché questi possano incrementare le proprie specificità imprenditoriali e trarre vantaggio da questa "messa in rete". Quindi, grazie alla presenza proprio di queste reti "su gomma" e "su rotaia", lo sviluppo locale si aggancia a quello globale (glocalizzazione è un termine coniato da tempo) puntando - nel caso specifico del Friuli Venezia Giulia, è stato sottolineato dall´assessore regionale - non solo alla riorganizzazione strutturale del territorio interessato dai grandi traffici ma anche ad una "riorganizzazione funzionale" (promossa da un indirizzo di governo coordinato ed integrato) in grado di indirizzare e gestire le potenzialità delle risorse territoriali e del tessuto produttivo, rendendo così coerenti i sistemi locali con i grandi poli di sviluppo europei. Ecco allora l´esigenza, in questo approccio di tipo reticolare, è stato osservato, di intervenire oggi soprattutto su azioni cosiddette di "software" (rispetto all´"hardware" rappresentato dalle infrastrutture fisiche, che comunque sono in fase di progettazione e realizzazione), cioè sui servizi, sull´organizzazione e la governance del mercato dei servizi, sugli aspetti dell´information/ communication technology. Un "mondo ed un modo" nuovi dunque da sviluppare per il Friuli Venezia Giulia, anche con il concorso ed il sostegno finanziario e normativo della Regione, per promuovere sempre di più l´integrazione intermodale, il potenziamento in questo caso non delle linee ma dei servizi ferroviari, l´associazione e le alleanze tra imprese, la spinta all´internazionalizzazione del sistema locale e regionale: una funzione, quest´ultima, che la Regione vede in particolare proiettata verso l´area balcanica, per la creazione di hinterland e terminali del "made in Fvg". .  
   
 

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