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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  INDUSTRIA: GIANNI A ERRANI, “SU POLITICA INDUSTRIALE SCELTE NON CHIARE”

 
   
  Palermo, 18 maggio 2009 - “ Non ci rimane che lasciare al governo l´autonomia e la centralità nella gestione di programmi ed interventi, senza che più ci si veda coinvolti in processi tendenti ad ottenere con le regioni un’intesa assolutamente tardiva e formale”. “Ovviamente, tale modalità non è rappresentativa di un percorso basato su reali principi democratici, ma almeno così non verremo continuamente chiamati a ratificare scelte altrui”. E´ questa l´amara conclusione a cui giunge l´assessore all´Industria della Regione siciliana, Pippo Gianni, in una nota ufficiale inviata al presidente della conferenza delle regioni, Vasco Errani, e al coordinatore della commissione Attività produttive della conferenza delle regioni, Fabio Badali. Le dichiarazioni di Gianni nascono dal deludente incontro dello scorso 6 maggio con il Ministro Scajola, sulla politica industriale del governo nazionale. “ La commissione di cui mi pregio di far parte - scrive l’assessore - si è contraddistinta per l´impegno di tutti i partecipanti verso il raggiungimento di atti condivisi fra le regioni ed il governo, ma mi duole constatare che da un po´ di tempo, non riscontro un atteggiamento di schiettezza e concretezza da parte degli interlocutori ministeriali e governativi che invece dovrebbero fornire certezze all´intera collettività” . Secondo Gianni, Fondi Fas, Fondo strategico per l´economia reale, che ingloba i programmi Industria 2015- azioni connesse, recupero produttivo di siti industriali inquinati, Zone franche urbane, Autoimprenditorialità e autoimpiego, sono solo alcuni dei temi “ sui quali non si hanno più certezze in ordine ai decreti ministeriali, alle procedure e modalità attuative, ai criteri di selezione adottati e soprattutto alle risorse finanziarie”. “ Malgrado si parli di programmi nazionali - ha sottolineato Gianni - questi hanno un impatto rilevante sulle regioni, creano aspettative fra le imprese e non si capisce come possiamo continuare ad operare senza che il governo ci fornisca certezza in ordine alle risorse che intende assegnarci”. “Del fondo strategico per l´economia reale, il cui stanziamento era di circa 9 miliardi di euro - ha ricordato l’assessore - da un ultimo incontro sembrerebbe che rimangono circa 3-4 miliardi di euro, insufficienti a dare concreta attuazione alla politica industriale nazionale” . “E’ inutile - ha concluso Gianni - sollecitare assensi a decisioni che le regioni subiscono. Decidano da soli, in tale maniera, almeno lasceremo il governo decidere e compiere scelte, assumendosi la responsabilità di fronte all´intero paese dei risultati che, eventualmente, si raggiungeranno”. .  
   
 

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