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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  VIOLENZA SULLE DONNE, PROCEDE IL LAVORO DI “FILI E TRAME”RINNOVATA COOPERAZIONE TRA LE ISTITUZIONI: 26 GRUPPI IN RETE NELLA PIANA FIORENTINA

 
   
   Firenze, 18 maggio 2009 - Oggi in Italia la violenza è la prima causa di morte o invalidità permanente per le donne fra i 14 e i 50 anni. Più del cancro, più degli incidenti stradali. E la Toscana, seppur di poco, ha una media superiore a quella nazionale. Si tratta di un fenomeno inquietante come inquietante è il fatto che, quasi sempre, gli autori della violenza sono legati da vincoli di parentela alla vittima, che, in questi casi difficilmente denuncia. Sono quindi irrinunciabili misure pubbliche che facciano luce sulle dinamiche della violenza nel contesto familiare e sociale, che facciano emergere le molteplici situazioni sommerse e rendano possibili azioni strategiche permanenti, capaci di prevenire ed offrire l’adeguato sostegno alle vittime. Il vice presidente della Regione Toscana ha pertanto espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto dai partecipanti al progetto “Fili e Trame”, curato dall’associazione Artemisia, che il 15 maggio si sono riuniti per consolidare il lavoro svolto fin´ora utile a consolidare la cooperazione tra le istituzioni affinché siano individuati standard e metodologie di lavoro comuni tra soggetti territoriali di varie culture organizzative e professionali. E questa è una vera sfida perché si impatta su standard e protocolli sedimentati nelle diverse organizzazioni, su modi di lavorare e, a volte, di pensare diversi. Il seminario raccoglie i primi risultati di questa sfida che tutti i soggetti coinvolti, - operatori dei consultori, dei Pronto soccorso, dei servizi sociali territoriali, dei centri antiviolenza, delle forze dell’ordine, delle questure, dei Tribunale dei Minori ed Ordinario, della Procura, dell’U. F. S. M. I. A. (Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza) &nd ash; hanno saputo cogliere: 26 gruppi, di cui 8 di Firenze, 8 di Prato e 10 di Pistoia. Per il vice presidente – che ha ricordato le numerose azioni messe in atto dalla Regione Toscana per contrastare il fenomeno - solo attraverso la messa in rete di tutti questi soggetti è possibile rendere coerenti rispetto alle esigenze delle donne che hanno subito violenza e dei loro figli gli interventi in campo socio sanitario, educativo e giuridico .  
   
 

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