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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2009
 
   
  DALLA TOSCANA 9 MILIONI A SOSTEGNO DEL CINEMA UN FONDO: LUNGOMETRAGGI, CORTI, DOCUMENTARI, SCENEGGIATURE UN FORTE AIUTO ALLE PRODUZIONI CHE SCELGONO DI GIRARE IN TERRA TOSCANA

 
   
  Firenze, 18 maggio 2009 - “Promuovere e valorizzare il territorio toscano attraverso produzione e diffusione di lungometraggi e cortometraggi cinematografici nonché opere audiovisive assimilate aventi valore culturale e un diretto legame con l´identità regionale”. Serve a questo uno specifico Fondo istituito dalla Regione Toscana con una prima dotazione finanziaria (per il 2009) di 4 milioni di euro e una previsione di altri 5 per il 2010. E´ stato appena varato dal Governo regionale il regolamento attuativo che disciplina la gestione del Fondo, istituito con la legge finanziaria regionale 2009. Il provvedimento è attualmente all´esame del Parlamento regionale che dovrà esprimere un proprio parere prima dell´approvazione definitiva da parte del Governo stesso. Le politiche di Regione Toscana per la promozione del comparto cinematografico e audiovisivo si arricchiscono con un importante strumento finanziario. Il Fondo Cinema sosterr&agr ave; le produzioni che scelgono di girare in Toscana. In questo modo la Regione di Roberto Benigni e Mario Monicelli, dei fratelli Taviani e di Franco Zeffirelli entra in un settore dove sono presenti iniziative analoghe di altre regioni italiane. «La formula – nota l´assessore regionale alla cultura – è però originale in quanto l´obiettivo è coniugare la filosofia del sostegno con quella dell´investimento». 11 gli articoli del regolamento. Il Fondo si rivolge a opere che abbiano valore culturale e un diretto legame con l´identitàdel territorio. Possono accedere le opere prime e le opere seconde (lungo e cortometraggi per il cinema nonché “opere audiovisive assimilate” come i prodotti per la televisione), i documentari e le sceneggiature. L´intervento per ogni categoria potrà attuarsi per un massimo di 6 opere l´anno. Due, in sostanza, le tipologie d´intervento: contributi a fondo perdut o (per sceneggiature, documentari, opere prime); partecipazioni in quota produttiva (co-produzioni) per le opere seconde, ovvero per tutte quelle che non siano opera d´esordio. Il sostegno alla sceneggiatura con contributo massimo finanziabile di 15 mila euro, sarà riservato agli autori esordienti. L´intervento sulle opere prime potrà arrivare fino a 200 mila euro per ciascuna opera ammessa e il finanziamento erogato non dovrà superare il 50% del costo di produzione e saràcomunque condizionato a una spesa sul territorio pari al 100% dell´ammontare del finanziamento. Le riprese in esterni dovranno essere realizzate in Toscana almeno per il 50%. Stessa quota di esterni per le opere seconde per cui l´intervento può salire a 450 mila euro a condizione che si spenda sul territorio toscano almeno il 150% dell´intervento regionale sull´opera. Per i documentari il tetto è di 50 mila euro e può coprire fino al 70% del costo dei produzion e. A valutare e selezionare i progetti sarà un´apposita Commissione: formata da un critico cinematografico, due direttori di Festival toscani, due funzionari regionali si riunirà tre volte all´anno. Due i requisiti prioritari che sostengono i criteri di valutazione: la qualità del progetto e la effettiva valorizzazione dell´identità toscana. Ma, fra i criteri, sono indicati anche la prospettiva di rientro dell´investimento (nel caso di venture capital o preacquisto di diritti), la effettiva fattibilità del progetto, le ricadute economiche sul territorio toscano (in termini di servizi, impiego maestranze, professionalità locali). «Ho più volte detto che siamo una regione amica del cinema – commenta l´assessore alla cultura – e questo non è uno spot da piccola furberia ma è la pura verità: la Toscana, con il suo mito da mantenere e rinnovare, bene si presta per ospitare storie da raccontare attraverso il cinema. In una fase di acuta difficoltà per i bilanci pubblici che tutti ci obbliga a non sprecare risorse ma ad utilizzarle con la massima efficacia, da questo investimento ci attendiamo molto rispetto alla capacità dell´imprenditoria cinematografica e audiovisiva, italiana e internazionale, di produrre, per noi, opere capaci di restare». .  
   
 

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