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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Maggio 2009
 
   
  PANE (FIPPA): CAMBIANO I GUSTI DEGLI ITALIANI. IL PANE MORBIDO VINCE SULLE TIPICITA’ REGIONALI

 
   
  Per L’89 Per Cento Dei Consumatori Il Fornaio E’ Garanzia Di Qualita’ Roma - Tempi duri per michetta, rosetta, pani tipici: i consumatori, soprattutto i giovani, preferiscono il pane morbido. A riscontrarlo la Federazione Italiana Panificatori (Fippa), il 20 maggio, nella giornata della Festa Nazionale del Pane Fresco, fa il punto sulle nuove tendenze nel consumo di pane attraverso una ricognizione presso i forni artigianali del Paese. Nel 2009 i pani tradizionali hanno ceduto lo scettro al pane morbido. “Le motivazioni principali – spiega Luca Vecchiato, presidente della Fippa - sono legate alla praticità e alla lunga durata. Pane arabo, panini al latte, pane in cassetta artigianale, pronti per essere tostati, scaldati e farciti hanno la meglio a fronte di un’usabilità più alta” . La Fippa riscontra un’omologazione del gusto che coinvolge sempre di più i giovani under 30, orientati verso un pane che possa conservarsi per più giorni, ma anche verso le piccole pezzature, comode per una veloce pausa pranzo. Di tutt’altro tenore la scelta dei target alti che, oltre a privilegiare la tipicità, rivolgono sempre maggior attenzione verso i ‘pani gioiello’ come pane integrale, multicereali, al sesamo, bottoncini alle noci e uvette o focaccine alle olive. Tra i pani da farcire, ritorna il boom della ciabatta, gustosa e fragrante, che già aveva sorpassato la michetta negli anni Ottanta, imponendosi come pane popolare per eccellenza. Da una ricognizione della Federazione sui forni è già la preferita nelle città italiane (come Parma, Aosta, Nuoro, Savona, Brescia), tanto da sorpassare il pane Carasau in Sardegna, i tradizionali libretti a Savona e la lingua di suocera a Alessandria. Solo nei forni romani si affianca alla rosetta, che continua ad essere la più acquistata. A fare eccezione anche la Puglia, dove si conferma leader la produzione a base di semola di grano duro, la città di Napoli con la cocchia e Ascoli Piceno, con il suo filone casareccio. Inoltre secondo un’indagine condotta da Swg la maggioranza dei consumatori acquista il pane nei forni artigianali e l’89 per certo dei consumatori percepisce l’acquisto dal fornaio come una garanzia di qualità. Su 1000 intervistati, il 57 per cento percepisce utile la possibilità di consumare direttamente all´interno del panificio. Acquistare i prodotti salati di focacceria freschi, conviene sicuramente per 89 per cento del campione e fa risparmiare chi è costretto a mangiare fuori casa per il 69 per cento. Dai dati Swg emerge infatti che, oltre al pane, il 67 per cento del campione acquista presso il panificio anche altri prodotti da forno. Tra questi vanno per la maggiore foccacce, pizze e prodotti di pasticceria. .  
   
 

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