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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Maggio 2009
 
   
  CASE POPOLARI IN TOSCANA , IL “TESORETTO” RECUPERATO NELLE CASSE DEI LODE 180 MILIONI GIÀ REINVESTITI. PRESTO IN GIUNTA L´ULTERIORE PACCHETTO DA 130 MILIONI

 
   
  Firenze, 21 maggio 2009 - Sconcerto e incredulità. Questa la reazione dell´assessore regionale alla casa dopo aver letto le affermazioni contenute nel comunicato diramato da 4 consiglieri regionali di An-pdl e Fi-pdl sul tema delle case popolari. Dopo aver letto quelle affermazioni su alcuni organi di stampa, l´assessore ha creduto, sulle prime, alla probabilità di un refuso. Ma la nota originale ha eliminato ogni dubbio: vi si legge infatti, testualmente, che “la Regione può contare su un tesoretto di 180 milioni di euro, frutto di 680 case popolari vuote”. E allora l´assessore esprime tutta la sua curiosità sulla misteriosa alchimia in base alla quale 680 case vuote produrrebbero 180 milioni di euro. Uscendo dall´ironia, l´assessore regionale ritiene che la nota dei 4 consiglieri di An-pdl e Fi-pdl richieda una serie di precisazioni per gli elementi, completamente errati, che contiene. In primo luogo, fa notare, è errato attaccare la Regione per le cifre, considerate troppo basse, alle quali sono stati venduti gli alloggi. L´assessore ricorda infatti come lui stesso avesse più volte richiamato l´attenzione sull´eccessiva esiguità di quelle cifre e sulle necessità di correttivi. In proposito l´assessore ricorda che, fra le novità della proposta di legge approvata dalla giunta e trasmessa al consiglio regionale, c´è proprio un meccanismo diverso per il calcolo del prezzo di vendita degli alloggi popolari oltre ad una più precisa determinazione delle loro caratteristiche. Ma l´assessore rammenta anche come, per colmo d´ironia, sulla proposta e sulla possibilità di revisione dei prezzi, non sono mancate le contestazioni del centrodestra. In ogni caso, come ricorda ancora l´assessore, è un dato di fatto che, fino all´approvazione della nuova l egge regionale, gli alloggi vengono venduti su determinazione dei Comuni (amministrati da giunte di tutti i colori politici), che ne sono i proprietari, e in base a meccanismi e prezzi fissati esclusivamente dalla legge nazionale, la n. 560 del 1993. La Regione infatti, al momento, non ha una norma che disciplini questo aspetto. E in proposito l´assessore rammenta che la proposta recentemente inviata al Consiglio, per eliminare la sospensione delle vendite (che era stata decretata dal Consiglio regionale il 27 maggio 2008) riguarda solo i possessori di “diritti acquisiti” e rimanda il resto alla normativa prevista dalla futura legge. Quanto al citato “tesoretto” di 180 milioni di euro, l´assessore rammenta che questa cifra, giàriprogrammata, è stata recuperata grazie alla rendicontazione effettuata a seguito della delibera di sospensione (n. 43) delle vendite assunta dal Consiglio Regionale del 27 maggio 2008 attuata dalle 11 Lode (i live lli ottimali di esercizio). 180 milioni già rimessi in moto, grazie ad una serie di delibere della giunta regionale, adottate negli ultimi 18 mesi e assegnate con priorità assoluta e inderogabile per i progetti immediatamente cantierabili. Dunque soldi – come ribadisce ancora l´assessore – che non stavano nelle casse della Regione, ma in quelle dei Lode o delle loro Spa, che derivavano da vecchi piani casa, dalla vendita delle case effettuate e dalle revoche che la Regione ha imposto a fronte di lavori che non partivano. Quanto al futuro prezzo di vendita delle case popolari l´assessore ribadisce che non sono state fatte cifre, né potrebbero essere fatte, dal momento che i futuri criteri di vendita sono nella proposta ora all´attenzione del consiglio regionale. In giunta invece andrà presto il pacchetto straordinario da 130 milioni, cioè le misure straordinarie e urgenti che l´assessore aveva annunciato. .  
   
 

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