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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Maggio 2009
 
   
  SICUREZZA, IN TOSCANA CONFRONTO SULLE NUOVE NORME AL TAVOLO REGIONALE CONVOCATO D´URGENZA A FIRENZE DAL VICEPRESIDENTE RONDE E DEGRADO, PARTE IL LAVORO SU UN MODELLO TOSCANO ALTERNATIVO

 
   
   Firenze, 21 maggio 2009 - Un modello alternativo per garantire sicurezza, lotta al degrado, rispetto delle regole, che non cerca scorciatoie come le ronde, ma piuttosto punta su forze di polizia preparate, dotate dei migliori mezzi, ben inserite nelle varie comunità e più capaci di operare grazie a una effettiva partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche. È questa la proposta che emerge dalla Toscana e che è stata discussa questa mattina a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, nella riunione del tavolo sulla sicurezza urbana e la legalità convocato di urgenza dal vicepresidente della Regione per discutere sugli effetti e le ricadute in Toscana della nuova normativa nazionale su sicurezza e immigrazione. Purtroppo, ha spiegato il vicepresidente, abbiamo poche competenze per contrastare scelte gravissime quali quella relativa all´introduzione del reato di clandestinità, fatto che per la prima volta nell´Italia democratica consentirà di condannare persone per quello che sono e non per quello che hanno fatto, però possiamo fare molto per dimostrare che la sicurezza non si raggiunge con la demagogia delle risposte viscerali piuttosto che col buon senso. E su questo terreno non ci limiteremo a contestare, perché vogliamo dimostrare che il diritto a città sicure e vivibili si può perseguire anche con altre strade. In questo senso, ha concluso il vicepresidente, la nostra proposta di legge contro il degrado e per la sicurezza sarà un banco di prova che farà della Toscana un vero e proprio laboratorio di un modello alternativo. Il governo regionale, insomma, intende proseguire in quel percorso già avviato in questi anni e che intende perseguire la sicurezza non attraverso “ronde” e “respingimenti” indiscriminati ma, in primo luogo, attraverso l´operato di forze di polizia messe in grado davve ro di funzionare. Il governo nazionale, spiega il vicepresidente, ha fatto della sicurezza una bandiera, ma poi non ha fatto che tagliare i fondi per le forze dell´ordine, noi anche lunedì, nell´ambito delle nostre possibilità, abbiamo approvato un bando per l´assegnazione di risorse agli enti locali per progetti che riguardano le polizie locali e stiamo lavorando alla formazione di nuove professionalità che guardano al modello di “polizia di comunità”. Quanto alle ronde, la partecipazione a cui punta la Regione è quella di un confronto permanente e democratico sulle esigenze e le priorità nelle varie comunità di cittadini. La legge prevede infatti l´istituzione di Conferenze per la vivibilità cittadina, in tutti i comuni, singoli o associati, con una popolazione superiore a diecimila abitanti, come sedi permanenti di confronto tra amministrazioni, cittadinanza e polizia locale. E ancora, la previsione che “allo scopo di acquisire gli elementi utili e necessari per la progettazione lo sviluppo delle politiche per la sicurezza e la vivibilità urbana” siano promossi, almeno ogni sei mesi, momenti di partecipazione e incontro con la popolazione, anche a livello di frazione o quartiere. Infine la Regione è decisa a promuovere in tutte le province toscane l´istituto della mediazione, con la consapevolezza di liberare gli uffici giudiziari da tanti contenziosi che, dalla lite di condominio a quella sul traffico, si trascinano per anni e anni con costi e ricadute pesanti sulla vita di tanti cittadini. L´approvazione della legge sarà l´occasione per promuovere un “tour” di presentazione delle novità normative e di ascolto dei problemi di degrado e di sicurezza che dal prossimo autunno impegnerà la vicepresidenza in tutta la Toscana. .  
   
 

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