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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Maggio 2009
 
   
  MILANO: MAY DAY PARADE, DE CORATO: “PROCURA CITA A GIUDIZIO TRE WRITER” UNO È UN CINQUANTENNE. AL VIA TRA GIUGNO E OTTOBRE CINQUE PROCEDIMENTI PENALI CONTRO IMBRATTATORI CON COMUNE PARTE CIVILE

 
   
  Milano, 21 maggio 2009 - “La Procura di Milano ha citato a giudizio tre writer che si sono resi responsabili di scritte (‘Terrorista è chi sgombera, sfrutta e sfratta’, ‘Più case meno sbirri’, ‘Più case meno chiese’) su immobili comunali di via De Amicis durante il corteo del May Day Parade del 2008. Si tratta di tre italiani di 51, 24 e 23 anni. L’udienza è fissata davanti al giudice di pace il 26 ottobre. Il 22 ottobre è stato citato in giudizio anche un altro italiano, di 36 anni, per aver deturpato uno stabile di piazza San Babila con alcune scritte contro Israele (‘Israele assassina’). Il Comune chiederà di costituirsi parte civile in entrambi i procedimenti”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato che ha la delega ai rapporti istituzionali con la Magistratura. “A dispetto delle assicurazioni date dagli organizzatori del corteo - spiega De Corato - quel primo maggio, come puntualmente accade da anni, i ‘bravi ragazzi’ dell’area no global e dei centri sociali hanno lasciato il segno sporcando muri e vetrine. Le scritte hanno preso di mira anche un simbolo come il Castello Sforzesco. Vergogne che, grazie agli impianti di videosorveglianza comunale, non rimarranno impunite. Come non sono rimasti impuniti gli autori dei danneggiamenti del May Day Parade del 2004. Nel gennaio dello scorso anno una sentenza di un Tribunale ha infatti condannato dieci manifestanti. Tra le fonti di prova sono stati utilizzati proprio i filmati delle telecamere comunali”. “Dei tre citati in giudizio per il corteo del primo maggio - sottolinea De Corato - uno è tutt’altro che un ragazzo, visto che ha passato i cinquant’anni”. Il 3, 4 e 30 giugno si celebreranno inoltre altri tre procedimenti penali contro cinque writer denunciati dalla Polizia locale o dalle Forze dell’ordine per imbrattamenti commessi nel 2008 su edifici cittadini. I graffitari avevano lasciato scritte su una fiancata del Duomo, alla Rotonda della Besana, a una scuola comunale di via Baravalle e a un edificio privato di via Gian Galeazzo. La Procura della Repubblica ha notificato gli atti al Comune in qualità di persona offesa o interessata a costituirsi parte civile. “Finalmente - afferma De Corato - vengono avviati i primi procedimenti penali contro i 42 imbrattatori segnalati all’autorità giudiziaria dal Nucleo Decoro Urbano della Polizia Municipale lo scorso anno. Proprio in un incontro svoltosi il 14 gennaio in Prefettura, cui hanno partecipato il sostituto procuratore Riccardo Targetti e il Presidente dei Giudici di pace Vito Dattolico, il Sindaco Moratti aveva rivolto un appello alla Procura e al Tribunale a essere più severi in modo da prevenire un reato che è costato alle casse comunali 25 milioni di euro in due anni”. “Ora – conclude De Corato -, grazie al ddl sicurezza recentemente approvato alla Camera, disponiamo anche di una normativa più severa che prevede la procedibilità d’ufficio e punisce i writer fino a un anno di reclusione”. .  
   
 

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