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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Maggio 2009
 
   
  IL PROSCIUTTO CRUDO DI CUNEO VERSO IL RICONOSCIMENTO DEFINITIVO DELLA DOP: AVVIATA L´ULTIMA FASE DELL´ITER DI REGISTRAZIONE

 
   
  Il prosciutto “Crudo di Cuneo” potrà presto essere riconosciuto come Dop (denominazione di origine protetta) in via definitiva. E’ stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell´Unione Europea la comunicazione che permette, entro sei mesi, di presentare eventuali opposizioni alla registrazione del prodotto: trascorso questo periodo senza che pervengano osservazioni, l’Unione Europea procede alla pubblicazione del regolamento di registrazione definitivo della Dop. L’iter dovrebbe concludersi entro i primi mesi del 2010. La pubblicazione, avvenuta nella Gazzetta Ufficiale del 16 maggio, costituisce dunque un passaggio fondamentale nell’iter di riconoscimento e certificazione. Il prosciutto denominato “Crudo di Cuneo”, interessa un’area di produzione comprendente le province di Cuneo, Asti e parte di quella di Torino (nell’area pedemontana del pinerolese e del carmagnolese) per un totale di 53 Comuni. Il disciplinare di produzione prevede che vengano utilizzate solo cosce suine fresche, provenienti da animali di razze tradizionali nati, allevati e macellati nella zona di produzione, e alimentati in buona parte con cereali locali. Con un tempo di stagionatura minimo di 10 mesi e un peso compreso tra 7 e 10 Kg, il Crudo di Cuneo, tutelato dall’omonimo Consorzio, deve garantire la tracciabilità dell’intera filiera produttiva. La zona interessata è fin dai tempi antichi legata alla storia della suinicoltura e della lavorazione dei prosciutti, con tracce risalenti al 1600, grazie alle caratteristiche climatiche non eccessivamente fredde d’inverno e afose d’estate, che conferiscono al prodotto le caratteristiche proprietà qualitative. Le Dop piemontesi attualmente riconosciute sono: Bra, Castelmagno, Murazzano, Raschera, Robiola di Roccaverano, Toma Piemontese, Gorgonzola, Grana Padano, Taleggio; il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese, la Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino e i Salamini alla Cacciatora. La Dop è la più importante certificazione di valore europeo a protezione e valorizzazione dei prodotti tipici agroalimentari, per i quali l’intero processo produttivo, dalla coltivazione alla lavorazione e trasformazione, avviene esclusivamente in un territorio delimitato. .  
   
 

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