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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Maggio 2009
 
   
  COSÌ L´OCCUPAZIONE IN TOSCANA NEI DATI DELL´OSSERVATORIO REGIONALE PRIMO TRIMESTRE 2009: PIÙ LICENZIAMENTI, MENO ASSUNZIONI DALLA REGIONE OLTRE 130 MILIONI PER AFFRONTARE L´EMERGENZA LAVORO

 
   
   Firenze, 25 maggio 2009 - Il mercato del lavoro toscano è in fase di contrazione: gli indicatori relativi al primo trimestre 2009 analizzati dall´Osservatorio regionale del mercato del lavoro confermano la tendenza, delineatasi nel 2008 e riferita nel dettaglio dal Rapporto Irpet presentato oggi, di un aggravamento generalizzato, sia sul fronte dell´occupazione che su quello della domanda di lavoro. Cassa integrazione e mobilità in sensibile e costante aumento, con l´ultimo dato di aprile che evidenzia un´accelerazione nel ritmo di crescita della Cassa integrazione, raggiungendo 4 milioni di ore autorizzate complessive. Rispetto a marzo, il dato mensile toscano dice che la Cassa integrazione è aumentata in totale del +85%, derivante da un incremento della gestione ordinaria pari al 54%, e da una crescita della straordinaria del 183%, con incrementi in tutti i principali settori di attività. Complessivamente, nei primi quattro mesi dell’ anno, rispetto allo stesso periodo del 2008, la Cig toscana è aumentata del +404,2% nella gestione ordinaria (di cui: +726,2% nell’industria e +136,3% nell’edilizia), mentre nella gestione straordinaria l’incremento è stato pari al +101,8%. Rispetto al quadrimestre precedente (periodo settembre-dicembre) si sono riscontrate le seguenti variazioni: + 188,6% per la Cig totale, aumento che è ripartito nel +248,7% per l’ordinaria (+411,7% industria, +81,0% edilizia) e +109,5% per la straordinaria. Le iscrizioni nelle liste di mobilità nei primi tre mesi dell´anno sono indicative dei licenziamenti già operanti nella fase di iniziale esplosione della crisi: rispetto allo stesso periodo del 2008 le iscrizioni alle speciali liste passano da 4. 031 a 8. 130, registrando un aumento del 98%. A livello provinciale le realtà dove il fenomeno appare più accentuato sono Massa-carrara (+163%), Siena (+131%), Pisa (+131%). Questo significa, come osserva l´assessore, che i licenziamenti sono aumentati anche in realtà come Siena e Pisa che fino a ieri erano state risparmiate, mentre continua purtroppo il trend negativo di aree come Prato, Pistoia e Arezzo. Fra i settori di attività, i più colpiti risultano costruzioni, industria manifatturiera, servizi di trasporto e magazzino. In calo, solo un poco più contenuto, anche commercio, alberghi e ristoranti. In pratica tengono, sia pure con lievi perdite, soltanto i servizi. Ma il mercato del lavoro registra anche una brusca contrazione della domanda, evidentemente legata alla diminuzione della produzione. A testimonianza di ciò, nel primo trimestre 2009 le comunicazioni di assunzione da parte delle imprese toscane sono diminuite del 18%, con una punta massima nel mese di marzo (-22%). In termini assoluti i dati dei centri per l´impiego segnalano quasi 36 mila assunzioni in meno rispetto ai primi tre mesi del 2008, con il crollo delle assunzioni a tempo determinato (-36%) e una diminuzione netta anche nei contratti a termine (-13%). Le difficoltà occupazionali sono evidenti per entrambi i generi, ma risultano più accentuati per la componente femminile, che nel primo trimestre del 2009 registra una diminuzione di quasi 23mila avviamenti (-23%) contro i 13mila in meno per i lavoratori (-13%). Diminuiscono le assunzioni anche tra i lavoratori stranieri (8. 000 in meno, pari a -21%). Questi i sintomi che mostrano come la Toscana sia entrata in pieno nella crisi. I risultati del puntuale monitoraggio effettuato dall´Osservatorio regionale per il servizio lavoro sono stati resi noti dall´assessore all´istruzione, formazione e lavoro nel corso dell´incontro con la stampa a margine del convegno promosso insieme a Irpet per la presentazione del Rapporto sul mercato del lavoro in Toscana 2008 presso la sala conferenze del Monte dei Paschi di Siena. L´assessore ha sottolineato com e, questi indicatori, insieme all´approfondito lavoro presentato da Irpet, consentono alla Regione di avere il polso di una situazione e di calibrare misure e interventi pensati non solo per fronteggiare l´emergenza, ma anche per far uscire la Toscana più forte dalla crisi. Non a caso, fino ad oggi, sono state già messe in cantiere misure che, comprese le risorse per gli ammortizzatori, vedono un investimento complessivo pari a oltre 130 milioni di euro (vedi www. Regione. Toscana. It, fra le opportunità alla voce lavoro e formazione). Molte di queste sono già operative da tempo e sono state rifinanziate o ricalibrate per fronteggiare l´emergenza. Altre sono nuovissime, come lo stanziamento di 5 milioni di euro per il sostegno al reddito di lavoratori che hanno perso il lavoro e non hanno ammortizzatori sociali e per contributi ai mutui prima casa per coloro che hanno perduto il posto di lavoro o sono in cassa integrazione straordinaria. Dal 4 magg io hanno fatto richiesta di contributo per sostegno al reddito 117 lavoratori. L´impennata della cassa integrazione viene monitorata direttamente dalla Regione per quanto riguarda la Cassa in deroga. Su questo fronte l´assessore ha ricordato che dall´inizio di maggio è la Regione che autorizza direttamente questo ammortizzatore, in base all´accordo firmato con le parti sociali. La Regione sta lavorando da tempo sul duplice fronte del sostegno dei redditi e sulle iniziative in grado di rafforzare il sistema e preparare così le condizioni per un rilancio dell´economia. Dal primo di gennaio, per la prima volta, i lavoratori di tutti i settori produttivi, compresi terziario e servizi, possono accedere alla cassa integrazione straordinaria in deroga. In Toscana solo meno di metà dei lavoratori dipendenti poteva usufruire, a causa dei vincoli della normativa, di cassa integrazione ordinaria o straordinaria. Grazie a una serie di successivi accordi la Regione ha ottenuto di estendere il meccanismo della cassa integrazione alle aziende al di sotto dei 15 dipendenti e ad alcuni settori produttivi e a tipologie contrattuali (quali gli apprendisti e i lavoratori in somministrazione) prima scoperti. Con il ricorso alle risorse Fse, una volta ultimato l´approfondimento tecnico con la Ue, la Toscana avrà a disposizione, per il biennio 2009-2010, fino a 175 milioni di euro l´anno per il sostegno al reddito e le politiche attive del lavoro. Sempre a proposito di ammortizzatori sociali, l´assessore ha preannunciato che il prossimo obiettivo cui si sta lavorando con le parti sociali sarà quello, una volta sbloccate le risorse Ue, di estendere l´istituto della mobilità anche alle imprese dei servizi e del terziario che ancora non possono accedervi. Infine, sul fronte delle crisi aziendali, è stato istituito un fondo per i contratti di solidarietà, volto a favorire soluzioni concordate che comportano una riduzio ne di orario e salario a fronte della possibilità per i lavoratori di mantenere il posto di lavoro. .  
   
 

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